Riaperture unisce l’indagine fotografica alla rigenerazione urbana, portando le immagini di artisti dalla portata internazionale e giovani ma già significativi autori in luoghi della città attualmente non in uso. Riaprire gli spazi della città e gli occhi di chi osserva la realtà, attraverso la fotografia, è l’obiettivo della nuova rassegna fotografica. Un weekend che trasformerà per la prima volta Ferrara in un collettivo laboratorio fotografico, grazie al ricco programma che comprende, oltre alle mostre, workshop, letture portfolio, visite guidate, reading, presentazioni e laboratori per bambini.
Riaperture è il festival della fotografia che vuole mettere al centro di tutto i fotografi: con le loro mostre, ok, con i luoghi comuni che da tema diventano traccia e genesi dell’idea stessa del festival. «Riapriamo luoghi nostri – spiega Giacomo Brini, presidente dell’associazione Riaperture –, spazi comuni perché fanno parte della comunità di una città, su cui riaccendere la luce. E lo facciamo smentendo con le storie i luoghi comuni che ci circondano. Sembra un gioco di parole, invece la faccenda è tremendamente seria». «Porteremo a Ferrara undici progetti che nascono da una visione, una scelta, un approccio: sono undici storie, anche quando nelle foto non compaiono persone, perché sono undici idee, forme e scelte di altrettanti professionisti. Perché è questo che ci interessa, prima di tutto: la persona dietro e davanti la macchina fotografica. Le domande in chi osserva le foto esposte, le domande cui quelle foto tentano di dare risposta».
La liturgia di un festival di fotografia impone la presenza di workshop: quel momento in cui un professionista cerca di trasmettere le proprie conoscenze in un raggio limitato di tempo. Impresa quantomeno ardua. Ma il punto è un altro: è arduo ma non impossibile, e spesso si tratta di momenti irripetibili, illuminanti e fondativi, nella crescita professionale o amatoriale del proprio rapporto con la fotografia. «Riaperture non si esime da questo momento sacro “da festival”: anche a Ferrara sono in programma tre workshop diversi, ma abbiamo cercato di dare carnalità a questo passaggio forse retorico di un festival. E quindi, tre workshop per tre momenti decisivi nella formazione di un fotografo».
Cocco-Munari-Stefanutti: tre proposte diverse per coprire il cielo della formazione di un fotografo. Giovanni Cocco, che con il suo progetto Monia ha raccolto importanti premi e menzioni internazionali, partirà dall’idea per arrivare alla forma, affrontando la genesi di un progetto fotografico. Sara Munari scatta e insegna: è fotografa, è docente, vive di e per la fotografia. Ci spiegherà come si affronta l’imprescindibile momento della scelta del portfolio, come si costruisce la propria identità visiva. E infine, uno scarto laterale: Massimo Stefanutti è sì fotografo, ma prima di tutto avvocato: si definisce il primo «photography lawyer» italiano. Dal diritto d’autore al consenso e alla privacy, offrirà la “cassetta degli attrezzi legale” per poter scattare con consapevolezza.
Questa è l’interpretazione degli workshop per Riaperture: tre personalità fotografiche diverse, tre approcci che insieme cercano di dipanare il lavoro del fotografo, quello che dovrebbe essere il vero centro di un festival di fotografia: a dirla così, sembra un luogo comune anche questo.
I workshop fanno si terranno presso lo spazio Factory Grisù a Ferrara:
Dall’idea alla forma Giovanni Cocco
sabato 18 e domenica 19 marzo
Diritto & Fotografia Avv. Massimo Stefanutti
sabato 18 marzo
Il portfolio fotografico Sara Munari
domenica 19 marzo
Programma, informazioni, costi e biografia dei relatori: www.riaperture.com/workshop
Riaperture è organizzato dall’associazione culturale omonima, fondata nel maggio 2016 da un gruppo di fotografi, professionisti e non, che si sono riuniti per cercare di portare a Ferrara qualcosa che prima non c’era: un festival di fotografia, innanzitutto, ma anche la spinta a riaprire attività commerciali abbandonate o spazi pubblici chiusi. «”Riaperture” è un nome che sottolinea la volontà di riaprire una città e riaprire anche i nostri occhi sulla realtà circostante, attraverso la fotografia di qualità, con un festival organizzato grazie soprattutto alla passione volontaria degli associati».
Dal 17 al 19 marzo 2017 la fotografia riaccende la luce su quella Ferrara che non si vede in cartolina o sui libri di storia: la Ferrara dell’ex caserme dei pompieri, delle ex case popolari, dei negozi chiusi, di spazi in ristrutturazione. Quella Ferrara brulicante vita (passata o futura) che, fosse anche solo per tre giorni, tornerà a illuminarsi proprio grazie alla fotografia. Il festival Riaperture è fatto per chi «non vuole lasciarsi stare, dietro o davanti alla macchina fotografica», e risponde alla necessità di guardare alla realtà che ci circonda, sia locale che globale, con occhi nuovi. «Giudizi, valori, situazioni: tutto prende una luce diversa, più autentica e laterale, e la macchina fotografica diventa lo strumento per smuovere la terra sotto ai nostri piedi, vedere cosa c’è sopra, sotto, fuori, dentro».
Organizzazione, sponsor e partner del progetto
Riaperture Photofestival Ferrara è organizzato dall’associazione culturale Riaperture.
Ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Ferrara.
Il festival si svolge in collaborazione con Consorzio Factory Grisù, che metterà a disposizione alcuni dei suoi spazi per ospitare mostre ed eventi di Riaperture.
Il concorso fotografico è sponsorizzato da RCE Foto Rovigo ed Emilbanca.
Il progetto Disco Emilia è ospitato a Ferrara grazie alla collaborazione con Spazio Gerra.
Contatti
Giacomo Brini 3200152974 – Fabio Zecchi 34892115311
email stampa@riaperture.com web www.riaperture.com
facebook facebook.com/riaperture
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