L’accordo, ratificato dalla Giunta comunale a fine ottobre, prevede infatti che gli spazi archivistici di via Giuoco del pallone accolgano il Fondo e il relativo Inventario rendendoli disponibili per la consultazione pubblica con finalità di ricerca storica.
Al progetto di recupero, gestione e valorizzazione delle fonti musicali storiche del Ferrarese sarà dedicata la giornata di studi in programma per sabato 25 novembre 2017 alle 10 in Biblioteca Ariostea, via Scienze 17 a Ferrara.
LA SCHEDA (A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara)
La Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Cona, associazione musicale cittadina meglio conosciuta come Banda di Cona, ha di recente condotto a termine il recupero dell’antico archivio musicale, riordinandolo e descrivendolo in un Inventario.
È stato così ricomposto un significativo nucleo di documentazione, formato dagli spartiti utilizzati nei secoli passati dai Direttori e dai musicanti, così come si chiamavano un tempo i suonatori di banda.
Grazie a Silvana Garutti, archivista della Filarmonica, sono stati dunque elencati circa 80 pezzi d’opera, conservati oggi in bell’ordine in 15 faldoni costituenti dunque l’archivio musicale del complesso bandistico.
La documentazione propone in genere spartiti, tutti scritti a mano con elegante grafia, per lo più risalenti al primo trentennio del secolo scorso, benché non manchi qualche testimonianza dell’Ottocento.
La perdita e la dispersione del patrimonio musicale sono state evidentemente molto significative, se – a fronte della storia più che secolare della Filarmonica – oggi è avanzato solamente un campione cronologicamente limitato dell’attività della Banda; proprio per questo è da apprezzare l’iniziativa che il presidente Luciano Mazzanti e il segretario Giuliano Gallerani hanno condotto a termine, mettendo a riparo le antiche testimonianze artistiche del sodalizio che oggi dirigono.
Gli spartiti di Cona testimoniano della sempre grande e popolare accoglienza della musica di Giuseppe Verdi, del quale la Banda proponeva trascrizioni dal Nabucco, dal Rigoletto, Traviata, Trovatore; in repertorio seguivano gli altri grandi operisti come Ponchielli con la Gioconda, Donizetti con Lucia di Lammermoor, Mascagni con la Cavalleria rusticana, Puccini con Bohème.
Interessanti sono poi i nomi dei Direttori della Banda stessa che, di tempo in tempo, curarono la trascrizione e l’esecuzione in pubblico di quei brani: fondamentale fu l’apporto del maestro Artemio Vaccari a inizio Novecento e, ancor di più, di Ugo Giori, del quale si coglie la decisa presenza negli anni Trenta di quel secolo.
Questo importante patrimonio musicale è destinato ad essere custodito e messo a disposizione del pubblico, affinché gli studiosi e i musicisti possano valorizzarlo per conoscere meglio la Storia musicale di Ferrara e della piccola ma vivace comunità di Cona, dove la Filarmonica si costituì nella seconda metà dell’Ottocento e dove tuttora ha la sua sede sociale.
Gli spartiti della Banda saranno, infatti, prossimamente depositati nell’Archivio Storico Comunale della città, in via Giuoco del pallone, accanto alla Biblioteca Ariostea, custoditi dunque in una sede idonea e qualificata: la Giunta comunale, infatti, ha deliberato in tal senso.
Gli spartiti di Cona si aggiungeranno così al grande complesso di documentazione musicale già posseduto dall’Archivio di città, contribuendo a dare corpo e sostanza alla più significativa raccolta di fonti musicali dell’Otto-Novecento che Ferrara e tutto il suo territorio provinciale possano vantare.
Degli archivi musicali, con particolare riguardo a quelli delle antiche Bande, si discuterà sabato 25 novembre 2017, in un convegno pubblico alla Biblioteca Ariostea, per mettere in giusto risalto l’importanza e la ricchezza di quella documentazione, con l’impegno a tramandarne memoria e a promuoverne la conoscenza.
Nella circostanza, la Banda di Cona farà sentire nuovamente alla città la sua sonora e squillante voce, riproponendo i brani di repertorio del recuperato archivio musicale.
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