Fabbri: “Subito un documento unico per fissare strategie e priorità. Sui test andiamo avanti”
FERRARA – “Dobbiamo fissare obiettivi chiari per tutelare la nostra città e la nostra provincia dal diffondersi di nuovi contagi e prepararci alla fase due. Mi aspetto che Azienda Usl e Azienda Ospedaliera agiscano in modo coordinato e producano un documento unico con le strategie e le azioni da mettere in campo contro il virus e lo condividano con i sindaci del territorio. Le priorità sono: evitare focolai all’interno delle case di riposo e fissare delle priorità chiare per tamponi e test sierologici. Dalla Regione, invece, pretendiamo risposte immediate sui test sierologici per chi presenterà la domanda di screening”.
Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, durante la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di sabato 18 aprile, convocata d’urgenza per fare il punto sulla situazione delle case di riposo e di cura del territorio e sull’avanzamento dello screening sui cittadini e operatori.
“Nell’incontro di oggi ho chiesto ai due direttori di elaborare un documento unico che metta in fila le priorità e le buone prassi da adottare su tutti i temi caldi che questa fase dell’emergenza ci pone – spiega Fabbri -. Innanzitutto è necessario individuare una procedura unica da attivare quando si entra in contatto con il coronavirus all’interno delle case di riposo, che tuteli ospiti e operatori e che limiti al massimo il contagio”.
Per quanto riguarda i tamponi i “bisogna trovare il modo di farne di più, in tempi più rapidi e fissare una scala di priorità in modo da avere un quadro completo della situazione per ogni categoria a rischio e decidere le azioni da mettere in campo”.
Per quanto riguarda i test sierologici “con rammarico prendiamo atto che la Regione, all’improvviso, pretende che enti e aziende presentino domanda per sottoporre i propri dipendenti allo screening – spiega il sindaco -. Come Comune presenteremo immediatamente domanda, siamo certi di avere le carte in regola e pretendiamo che la risposta da parte dell’ente sia immediata per noi e per le aziende che avevano già programmato lo screening”.
Sul tavolo della Conferenza anche il tema degli ospedali Covid Free e della gestione dei pazienti dimessi per altre malattie: “Nel documento i sindaci del territorio vorrebbero vedere chiarita la questione degli ospedali cosiddetti Covid Free per capire quali sono le prassi adottate per evitare che il virus entri in quegli ambienti – conclude Fabbri – e vorrebbero vedere attivato un protocollo di prevenzione che riguarda tutti i pazienti dimessi dagli ospedali, con una quarantena consigliata da passare a casa per evitare che inconsapevolmente diffondano il virus, senza sapere di essere stati a loro volta contagiati”.