Martedì 23 ottobre alle 17 nella sala dell’Arengo della residenza municipale la presentazione del testo curato dall’archeologa Chiara Guarnieri
FERRARA – E’ curato dall’archeologa Chiara Guarnieri e realizzato con il contributo del Comune di Ferrara, il volume che sarà presentato martedì 23 ottobre 2018 alle 17 nella sala dell’Arengo della residenza municipale dal titolo “Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città”.
L’iniziativa vede la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo – Soprintendenze Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara (Quaderni di Archeologia dell’Emilia Romagna/n. 38).
Il volume prende in esame gli interventi archeologici realizzati tra gli anni 2000 e 2013 in occasione dei lavori di riqualificazione del centro storico di Ferrara. Grazie al ritrovamento di dati completamente inediti, o conosciuti solamente attraverso le fonti, è stato possibile restituire l’aspetto che durante il periodo di Ercole I d’Este (1471-1505) avevano i palazzi del potere estense.
L’incontro pubblico è stato illustrato nella mattinata di giovedì 18 ottobre nella residenza municipale dall’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi e dalla curatrice Chiara Guarnieri della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
“L’ampia opera di riqualificazione che ha interessato in questi anni il centro storico di Ferrara – ha affermato l’assessore Aldo Modonesi – è rientrata nell’ambito del Programma Speciale d’Area dell’Emilia Romagna, un investimento di 14 milioni di euro suddivisi fra Regione e Comune di Ferrara. Per la nostra città – ha poi aggiunto – il percorso di recupero ha rappresentato anche un’occasione unica per mettere in campo indagini sulla stratificazione e lo sviluppo dei luoghi dove ha maggiormente operato la corte estense. Da ciò è emersa l’esigenza di una sistematizzazione e di una condivisione del racconto del lavoro svolto, che ci ha portato alla realizzazione di questa importante pubblicazione”.
All’incontro pubblico di presentazione di martedì 23 ottobre in sala dell’Arengo interverranno l’assessore comunale ai Lavori pubblici Aldo Modonesi, la soprintendente Cristina Ambrosini della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, l’architetto Marco Borella, la direttrice della Scuola dei Beni culturali e del Turismo Carla Di Francesco, la docente dell’Università di Udine Simonetta Minguzzi, insieme agli autori e alla curatrice Chiara Guarnieri.
LA SCHEDA – a cura di Chiara Guarnieri
“Ferrara al tempo di Ercole I d’Este” Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della Città”
Il volume prende in esame una serie di interventi archeologici, finora inediti, realizzati nell’arco di più di un decennio (2000-2013) nel corso dei lavori finalizzati alla riqualificazione del centro storico di Ferrara.
In questa zona, nella quale si concentravano i palazzi del potere della signoria Estense, le indagini hanno interessato in modo particolare la vasta area di piazza Municipale, dell’edificio ex Bazzi e del Giardino delle Duchesse, sulla quale insisteva il Palazzo di Corte Vecchia e il Palazzo Ducale con gli annessi giardini; corso Martiri della Libertà, dove si trovavano la Loggia Grande e il Castello Estense, al cui interno è stato possibile rinvenire il Giardino Pensile, del quale si possedevano solo sparute notizie, voluto da Eleonora d’Aragona moglie di Ercole I; via Coperta di cui sono venute in luce le diverse fasi costruttive, oltre al Camerino d’Alabastro di Alfonso I; infine, la parte terminale di corso Martiri della Libertà che ha consentito di scoprire le strutture relative alla Porta dei Leoni, situata lungo il circuito settentrionale delle mura medievali e strettamente collegata al Castello Estense. Le ricerche, incentrate soprattutto sul periodo del ducato di Ercole I d’Este (1471-1505), si sono avvalse di numerose fonti storiche e documentali; il rinvenimento di butti ricchi di ceramiche, vetri, metalli e resti di pasto ha completato lo studio della cultura materiale del periodo. Un’attenzione particolare è stata inoltre dedicata alla ricostruzione dell’aspetto botanico del Giardino delle Duchesse.
Questa l’immagine della copertina completa. Sul retro l’ipotesi dell’aspetto di (parte) del palazzo estense prima del 1479, realizzata sulla base delle indagini archeologiche e degli alzati.