Ferragosto all’insegna dell’accessibilità con le guide di Ferrara redatte con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa

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La città estense fra le prime in Italia a dotarsi di guide inclusive con il sostegno di 23mila euro dell’Ass. alle Politiche Sociosanitarie

FERRARA – I monumenti più famosi di Ferrara e le Mura raccontati attraverso la ‘Comunicazione Aumentativa Alternativa’ (CAA), strumento comunicativo in grado di potenziare il linguaggio e di essere compreso anche dalle persone con problematiche espressive. Un’occasione il ponte di Ferragosto per trovare disponibili nel bookshop del Castello Estense le due guide della città inclusive e accessibili a tutti, che offrono una panoramica della storia e delle bellezze ferraresi raccontate attraverso 8 itinerari rinascimentali e un focus specifico sui circa 9km di cinta muraria che circondano la città.

Le guide sono state realizzate da Riccardo “Ricki” Tampieri nell’ambito di due progetti – “I Love My Ferrara”, “I Love My Mura di Ferrara” – sostenuti dall’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara, che ha assegnato contributi per 23mila euro erogati attraverso due bandi promossi dall’Assessorato per il finanziamento di progetti realizzati dagli Enti del Terzo Settore.

“Ferrara vuole essere – afferma l’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti – una città accogliente e inclusiva sia per i residenti, sia per le persone che la scelgono come meta turistica. Le guide offrono un punto di vista nuovo, che amplia e promuove la conoscenza delle nostre tipicità anche a persone con disabilità e con disturbi espressivi. Ferrara, nel 2022, è stata una delle prime città italiane a dotarsi di una guida cittadina alla portata di tutti, grazie all’opera realizzata da Riccardo “Ricki” Tampieri, ragazzo che ha saputo superare le sue fragilità offrendo a tutti la possibilità di accedere al nostro patrimonio storico, culturale e gastronomico. Una prova di tenacia e determinazione, che insegna che anche i ragazzi con disabilità hanno tanto da dare all’interno del tessuto sociale della nostra città e non solo”.

Nelle pubblicazioni, Riccardo Tampieri è stato incitato dai genitori Lara e Massimo – che hanno costituito l’associazione “Il Nodo”, nata per promuovere progetti legati all’inclusività – e supportato da un’equipe di docenti dell’Istituto Einaudi, scuola che “Ricki” frequentava.

Dopo il primo elaborato dedicato alla città, Riccardo si è concentrato sul racconto delle mura e delle sue componenti architettoniche, ripercorrendo gli antichi usi delle porte e dei torrioni risalenti al periodo degli Este.

“Per i messaggi di inclusione lanciati attraverso l’operato dell’associazione “Il Nodo” – conclude l’assessore Coletti -, la famiglia Tampieri è di esempio per una Ferrara che ha bisogno di essere aperta a tutti. Con il supporto dell’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie, siamo già al lavoro per continuare l’azione di promozione della città in CAA, ampliando il progetto “I Love My” che sta diventando una vera collana di guide dedicate ai luoghi cittadini più celebri”.

Le guide sono offerte gratuitamente nel bookshop del Castello, aperto in concomitanza con il monumento ogni giorno dalle 10 alle 18, ad esclusione del martedì. Il bookshop si trova all’inizio del percorso museale, ma ha anche un ingresso indipendente dal cortile del Castello per essere fruibile da tutti.