Modena

Ferito a morte di Raffaele La Capria dal 3 al 6 novembre al Teatro Storchi

Ferito a morte – foto di Lia Pasqualino

MODENA – Roberto Andò, regista di teatro e cinema, romanziere, sceneggiatore siciliano attualmente direttore artistico del Teatro di Napoli, si affida alla scrittura del Premio Strega Emanuele Trevi per tradurre sulla scena Ferito a morte, il libro anch’esso Premio Strega nel 1961 di Raffaele La Capria, scomparso a giugno poco prima del suo centenario. Il romanzo Ferito a morte è un inno alla giovinezza e all’amicizia, diventato presto un classico molto amato, un cult per critici e scrittori.

Lo spettacolo è atteso al Teatro Storchi di Modena dal 3 al 6 novembre (giovedì e venerdì ore 20.30, sabato 19.00 e domenica 16.00); la replica di domenica 6 aderisce a “Teatro No Limits”, il progetto realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì e dall’associazione Incontri Internazionali Diego Fabbri APS che porta l’audiodescrizione a teatro e consente alle persone con disabilità visiva di assistere e poter apprezzare a pieno gli spettacoli. Grazie alle ultime tecnologie verranno resi “visibili” scene, costumi, movimenti degli attori e tutti quei particolari silenziosi che altrimenti non potrebbero essere goduti.

Una sfida quella di tradurre a teatro le atmosfere e le molteplici voci che popolano il romanzo, complesso e labirintico, ambientato a Napoli, Capri e Positano: «Come si fa a rendere questo continuo sfumare di sensazioni, ambienti, volti, voci che scolorando dall’uno all’altro s’inabissano nella luce o nella trasparenza dell’acqua del mare? – si interroga Andò – Come si fa a dar conto del sentimento con cui ci separiamo dall’intensità̀ insopportabile di ciò̀ che abbiamo vissuto, decantato dal lampeggiare insistito del ricordo? È una sfida, un azzardo forse, ma vale la pena di correrne i rischi. Per chi come me si è innamorato del teatro nella stagione in cui grandi registi come Robert Wilson e Tadeusz Kantor contestavano l’idea corrente del teatro e ne riformulavano un’altra, totalmente diversa, affidata al tempo e allo spazio, il romanzesco rappresenta la possibilità concreta di acciuffare il tema dei temi del teatro: il fuggevole».

Ed è forse proprio questo il grande tema del romanzo: il tempo, quel continuo sfumare della vita, i momenti rarefatti in cui viene meno qualsiasi certezza e determinazione.

Durante un bombardamento nell’estate del 1943 a Napoli, il protagonista Massimo De Luca incontra Carla Boursier e nella stessa stagione del 1954 parte per Roma. La vicenda si svolge nell’arco di circa undici anni, tra questi due momenti la narrazione procede per frammenti del presente e del passato. Ogni flash è riferito a un anno diverso anche se tutti sembrano accadere nello spazio di un solo mattino: la pesca subacquea, la noia al Circolo Nautico, il pranzo a casa De Luca. Solo alla fine, negli ultimi tre capitoli, vengono quasi riassunti i viaggi di Massimo a Napoli, una città che si identifica con l’irraggiungibile Carla, con il mare e con la giovinezza.

Come ogni racconto del tempo che passa, il romanzo di La Capria, in modo del tutto originale e unico, è attraversato dai fantasmi della Storia. In questo senso è anche un libro sul fallimento della borghesia meridionale, sul marciume corrosivo del denaro, sul disfacimento della città all’unisono con chi la abita, sulla logorrea e la megalomania, sul piacere di apparire e fingersi diversi da come si è.

Ferito a morte

di Raffaele La Capria

adattamento Emanuele Trevi

regia Roberto Andò

con Andrea Renzi, Paolo Cresta, Giovanni Ludeno, Gea Martire, Paolo Mazzarelli, Aurora Quattrocchi, Marcello Romolo, Matteo Cecchi, Clio Cipolletta, Giancarlo Cosentino, Antonio Elia, Rebecca Furfaro, Lorenzo Parrotto, Vincenzo Pasquariello, Sabatino Trombetta, Laure Valentinelli

e con la partecipazione in voce di Tim Daish

scene e luci Gianni Carluccio

costumi Daniela Cernigliaro

video Luca Scarzella

suono Hubert Westkemper

coreografie Luna Cenere

aiuto regia Luca Bargagna

assistente alle scene Sebastiana Di Gesù

assistente ai costumi Pina Sorrentino

direttore di scena Sandro Amatucci

fonico Italo Buonsenso

tecnico video Alessandro Innaro

sarta Francesca Colica

amministratrice di compagnia Angela Carrano

foto di scena Lia Pasqualino

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionaleei Festival, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Informazioni e prenotazioni Teatro Storchi:

Prezzi dei biglietti € 25 / 10

Biglietteria Teatro Storchi – Largo Garibaldi 15, Modena

Orari apertura al pubblico: martedì e sabato dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00; mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 14.00

biglietteria@emiliaromagnateatro.com | modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it

Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021

Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00

Teatro Storchi

Largo Garibaldi, 15 – Modena

dal 3 al 6 novembre 2022

giovedì e venerdì ore 20.30

sabato ore 19.00

domenica ore 16.00

Ferito a morte

di Raffaele La Capria

adattamento Emanuele Trevi

regia Roberto Andò

durata 2 ore

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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