RICCIONE (RN) – Gran finale per il Riccione TTV Festival, manifestazione biennale dedicata DA Riccione Teatro alle nuove frontiere della scena. Creato nel 1985 da Franco Quadri e oggi diretto da Simone Bruscia, il TTV conclude la sua 25a edizione sabato 26 e domenica 27 settembre, con una due giorni che ha per protagonista assoluta la drammaturgia contemporanea.
Si comincia sabato alle 15, al Palazzo dei Congressi di Riccione, con Il teatro che racconta, incontro monografico dedicato a Fausto Paravidino (terrazza City Eye, ingresso libero fino a esaurimento posti). Autori, registi, critici ed esperti di teatro dialogano con il drammaturgo genovese, tra i più importanti della scena contemporanea italiana. Giovanissimo vincitore del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” nel 1999 con la pièce Due fratelli, Paravidino da allora ha accumulato successi in Italia e all’estero, collaborando con istituzioni prestigiose come la Comèdie Française in Francia e il Royal Court Theatre e il National Theatre in Gran Bretagna. Per l’instancabile attenzione alla pedagogia della scrittura e per il dialogo con le nuove generazioni, Paravidino è a tutti gli effetti un caposcuola del teatro italiano: una condizione potenziata anche dal ruolo di presidente di giuria del Premio Riccione per il Teatro. Il TTV esplora il suo percorso artistico, la sua poetica e il suo metodo in un incontro coordinato da Graziano Graziani e Rossella Menna. Insieme a Paravidino, intervengono Anna Bandettini, Maria Teresa Berardelli, Fabio Bruschi, Carlotta Corradi, Gerardo Guccini, Tatjana Motta, Giampiero Rappa e Walter Zambaldi.
In serata il TTV si sposta a Santarcangelo per la prima assoluta del nuovo monologo scritto da Lucia Calamaro per Isabella Ragonese, attrice di successo e giurata del Premio Riccione. Alle 21 di sabato e alla stessa ora di domenica al Lavatoio va in scena Da lontano. Chiusa sul rimpianto, spettacolo che Lucia Calamaro descrive come il tentativo irragionevole di una figlia adulta di aiutare la madre tribolata dei suoi ricordi d’infanzia. “Quanti di noi, da piccoli, hanno assistito impotenti ai drammi degli adulti amati? Quanti avrebbero voluto intervenire?” spiega l’autrice, premio Ubu 2012. “Noi eravamo piccoli, per lo più impotenti di fronte a quella loro ben declinata infelicità. Intuivamo, non sapevamo, sospettavamo, non sapendo che fare. Allora ho immaginato un luogo, piccolo, tra un fantomatico ‘di qua’ e ‘di là’ in cui questo fatto, questa parola che sia ‘evento’ che curi possa accadere, per un po’” Lo spettacolo è prodotto da Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro e Argot Produzioni, in collaborazione con Riccione Teatro. I biglietti sono disponibili a 15 euro, più diritti di prevendita, sul sito Liveticket.it e nelle rivendite del circuito Liveticket.
Resta inoltre aperta a Riccione Liebe Pina, mostra dedicata alla grande coreografa Pina Bausch dalla fotografa Ninni Romeo, per anni sua assistente personale. La mostra è visitabile fino al 18 ottobre ogni sabato e domenica, dalle 15 alle 20, a Villa Mussolini (viale Milano, 31; ingresso libero).
Il Riccione TTV Festival è un progetto a cura di Riccione Teatro, promosso da Comune di Riccione e ATER Fondazione, con il sostegno di Mibact e Regione Emilia-Romagna.
Per informazioni: Riccione Teatro
ttv@riccioneteatro.it – www.riccioneteatro.it
12-13 / 18-20 / 26-27 settembre 2020
25° RICCIONE TTV FESTIVAL
Come vi immaginate l’amore?