FERRARA – È frutto di un lavoro collettivo lo spettacolo teatrale “Fahrenheit dil fol”, che andrà in scena venerdì 19 maggio 2023 alle 18.15 nel giardino della biblioteca Ariostea (via Scienze 17, Ferrara). Il progetto ha coinvolto giovani e anziani quali ‘portatori di memoria’ e loro ‘custodi’ più giovani in grado di trasmetterla, in modo da riuscire a raccogliere e far conoscere racconti e saperi che appartengono alla tradizione popolare orale del territorio ferrarese. Lo spettacolo, che metterà in scena una sintesi di diversi mesi di ricerca e contributi, è stato presentato mercoledì 10 maggio 2023 nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti la responsabile dell’Unità Organizzativa Servizio Biblioteche e Archivi Mirna Bonazza, la referente della Biblioteca Bassani Elisa Galeati, Sara Draghi e Massimo Festi dell’Officina Teatrale A_ctuar aps.
Gli organizzatori hanno ricordato che l’assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli insieme con il direttore della Biblioteca Ariostea Angelo Andreotti, recentemente scomparso, sono stati tra i primi ad accogliere con entusiasmo il progetto. “Un evento importante – ha sottolineato la responsabile Mirna Bonazza – che ci fa onore ospitare negli spazi di palazzo Paradiso”.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori – Fahrenheit dil fol è un progetto intergenerazionale immaginato per custodire e trasmettere alle nuove generazioni il repertorio orale appartenente alla tradizione popolare ferrarese. Parallelamente il progetto vuole contrastare la solitudine e promuovere una vita sociale attiva degli anziani, attraverso il loro coinvolgimento diretto nel progetto in qualità di “portatori di memoria”. Il culmine del progetto si terrà venerdì 19 maggio alle 18.15 alla Biblioteca Ariostea, quando verrà rappresentato lo spettacolo conclusivo di diversi mesi di ricerca e laboratori.
“Una delle domande che ci siamo posti nel ideare questo progetto – spiega Sara Draghi di Officina Teatrale A_ctuar – è in che maniera il nostro patrimonio immateriale di natura popolare può insegnarci a leggere il reale e a comprendere la nostra identità culturale?”. È quindi intorno a questa domanda che nasce e si sviluppa il progetto. un progetto che ha come “obiettivo ultimo – spiega Massimo Festi di Officina Teatrale A_ctuar – quello di diffondere tra un pubblico ampio e di età diverse, attraverso spettacoli teatrali, il patrimonio popolare ferrarese”.
L’idea è quella di salvaguardarlo dall’oblio attraverso azioni consapevoli e strutturate, capaci di restituire a questo fondamentale tassello del nostro patrimonio culturale l’importanza che le è propria. “C’è poi una seconda riflessione che desideriamo aprire insieme ai diversi soggetti coinvolti – spiega sempre Sara Draghi – e riguarda la dimensione dell’oralità e la trasmissione del sapere, della conoscenza e delle idee ‘faccia a faccia’. Fahrenheit dil fol è innanzitutto un progetto di comunità, di teatro partecipato, dove i cittadini divengono produttori e diffusori di cultura”. “Durante gli incontri – aggiunge Massimo Festi – abbiamo indagato gli spazi collettivi dell’oralità, del passato e odierni, a partire dalla stalla fino ad arrivare ai luoghi contemporanei della nostra socialità, per ridiscuterne insieme, limiti, funzioni e nuove prospettive”
Il titolo, Fahrenheit dil fol, è tratto dal romanzo fantascientifico Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, ambientato in una società distopica in cui i libri vengono arsi e un gruppo di persone si prefigge l’intento di apprenderli a memoria salvandoli dall’oblio. In questo caso, a essere salvati saranno invece “il fol”, le fole, le leggende metropolitane, le ninne nanne, le filastrocche, i canti e tutti quei modi di dire, appartenenti all’universo popolare tramandato oralmente per secoli.
Il teatro si farà così cassa di risonanza della “memoria collettiva” ed esempio positivo di come il patrimonio immateriale, attraverso azioni creative, possa essere trasmesso alle generazioni future, divenendo un inesauribile fonte di conoscenza, civiltà, consapevolezza storica e di sviluppo positivo della nostra società. Fahrenheit dil fol diventa occasione di condivisione dei saperi, luogo dell’ascolto, delle storie narrate ad alta voce, della riscoperta di una oralità dimenticata dove far rivivere personaggi, creature fantastiche scomparse, aneddoti, scherzi, canti, antiche ricette, mestieri e giochi.
Il percorso ha visto la creazione di un gruppo intergenerazionale, definito “Custodi”, divenuto guardiano e portavoce del repertorio orale del nostro territorio. Attraverso la collaborazione attiva di studiosi, associazioni e gruppi informali di anziani, delle biblioteche della provincia e di circoli culturali nonché tramite il passaparola, sono stati individuati i “Portatori di memoria” che, invitati a giornate d’incontro, durante le quali si sono effettuate interviste dirette per la raccolta del materiale orale. Il Gruppo Custodi, attraverso un percorso laboratoriale teatrale guidato dagli operatori di Officina Teatrale A_ctuar, ha elaborato creativamente i materiali raccolti fino alla realizzazione di uno spettacolo partecipato adatto a tutte le età la cui prima rappresentazione sarà venerdì 12 maggio presso la Biblioteca Ariostea.
Tra i partner desideriamo ringraziare il Comune di Ferrara, il Comune di Copparo e il Comune di Tresignana. Un ringraziamento particolare anche alle Biblioteche Comunali della provincia e al MAF – Mondo Agricolo Ferrarese per il supporto. Infine ringraziamo Ancescao Coordinamento provinciale Ferrara APS, Orm-ne ODV – Coro delle Mondine di Porporana, Gruppo Archeologico di Bondeno e l’Associazione Bondeno Cultura.
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