Appuntamento il 1° settembre, a Sasso Marconi, in provincia di Bologna: dopo essere stata ospitata a FICO, il più grande parco agroalimentare al mondo, nel 2018, la manifestazione si sposta in aperta campagna, all’agriturismo La Conchiglia. È già il quarto anno consecutivo che lo chef ampezzano viene invitato a partecipare all’evento organizzato in onore di Massimo Zivieri, rimpianto pioniere della “carne etica e consapevole”.
“Per me è un onore e un piacere: spostandomi dalle mie Dolomiti a Bologna ho l’occasione preziosa di confrontarmi con professionisti provenienti da tutta Italia, una trentina di chef, dieci dei quali stellati” racconta Fabio Pompanin. “Il confronto è anche con il pubblico: prepariamo 800-900 piatti per le diverse migliaia le persone che ogni anno vengono ad assaggiare i nostri menù, fornendo un feedback interessante”.
Pompanin è l’unico chef proveniente dalla provincia di Belluno: la sua ricetta è stata inserita all’interno del “menù blu”, uno dei 5 menù della manifestazione che possono essere scelti dal pubblico. L’occasione per gustare la sua “Misticanza di fagioli gialet, peperone, mortadella di cinghiale grigliata, gorgonzola e maggiorana”. Un piatto sostanzioso quanto equilibrato, capace di esaltare la qualità dei suoi ingredienti, a partire dalla varietà di fagiolo proviene dalla Val Belluna, presidio Slow Food.
Le materie prime sono il fondamento stesso della filosofia in cucina di Fabio Pompanin, che per il suo ristorante si affida a filiere piccole, locali e controllate, incontra personalmente i produttori, abbina i Doc, Dop e Igp alle eccellenze di montagna, come i formaggi di malga e la carne dagli allevatori di fiducia.
Al Camin
Il Ristorante Al Camin è stato ristrutturato nel 2012 dall’Architetto Ambra Piccin in stretta collaborazione con i titolari Fabio e Lorena con la volontà di innovare pur mantenendo intatta la tradizione, per valorizzare l’atmosfera unica del locale.
Il risultato è un connubio tra passato e presente in un elegante percorso emozionale. Dall’ingresso con il bar in stile moderno, ispirato al grande designer Giò Ponti, alla sala ristorante con un’impronta tradizionale dove, alle pareti, compaiono rappresentazioni delle arti ampezzane e dei vecchi mestieri: tessitura, ebanisteria, tarsia, forgiature del ferro, pizzi. I dettagli – tutti realizzati a mano da artigiani locali con materiali natirali – raccontano una storia antica. Con la sua sala dall’atmosfera intima e raccolta, l’ambiente raffinato, caldo ed accogliente, il Ristorante Al Camin è “un bel posto dove ci si sente a proprio agio” (FinderFood su Tripadvisor).
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