BOLOGNA – Sono due i progetti di welfare culturale, finanziati con 75 mila euro ciascuno, approvati nella graduatoria finale dell’avviso Exit strategy- vie d’uscita culturali, intervento promosso dal Comune di Bologna per l’assegnazione di contributi a favore di soggetti del terzo settore nell’ambito del PON Metro 2014-2020.
Il primo progetto Una musica può fare, a favore di giovani “ritirati”, è stato presentato da C.A.D.I.A.I. Cooperativa Sociale, mentre il secondo Way-In: percorsi ludico-artistici per la socializzazione e l’inclusione, ha visto coinvolti Associazione Mondodonna insieme a Dry-Art ATS.
La selezione dei progetti, per il supporto a percorsi socio-sanitari integrati rivolti a soggetti particolarmente fragili, attraverso l’utilizzo di strumenti artistico culturali, si è conclusa il 20 ottobre scorso.
Il progetto Una musica può fare presentato da C.A.D.I.A.I. Cooperativa Sociale e che implementa interventi a favore di giovani ritirati, prevede che, attraverso l’esplorazione di linguaggi nuovi e maggiormente vicini ai loro interessi, come quelli musicale e multimediale, le ragazze e i ragazzi abbiano la possibilità di trasformarsi da fruitori passivi a protagonisti del processo culturale, partecipando alla co-progettazione sin dalle prime fasi e per l’intero percorso laboratoriale, riattivando così la dimensione della progettualità, anche personale.
Il progetto sarà implementato in collaborazione con il Museo internazionale della musica di Bologna, che metterà a disposizione i propri spazi e le proprie risorse (personale e attrezzature) per accompagnare, in maniera protetta e qualificata, i percorsi previsti.
Per quanto riguarda l’implementazione di interventi a favore di minori in accoglienza eterofamiliare e di famiglie coinvolte in incontri protetti, è stato selezionato invece il progetto Way-In: percorsi ludico-artistici per la socializzazione e l’inclusione presentato da Associazione Mondodonna insieme a Dry-Art ATS.
Il progetto punta a potenziare l’offerta di attività ludico-ricreative di sviluppo delle capacità educative, comunicative e relazionali di tutti i partecipanti, ad esempio con alcuni laboratori per i minori in accoglienza eterofamiliare: teatro, circo, clowneria e giocoleria; narrazioni di comunità; videomaking; giochi da tavolo e serigrafia.
Rispetto agli incontri protetti verranno proposte diverse attività artistico-culturali come photolangage; pittura e disegno congiunto; esplorazione e manipolazione di materiali artistici; narrazione e letture ad alta voce.
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