BOLOGNA – Il Consiglio metropolitano ha approvato ieri con 11 voti favorevoli (Centro sinistra e Rete civica) e 4 astenuti (Alleanza metropolitana e Uniti per l’alternativa), un ordine del giorno proposto dal Gruppo Centro sinistra sulla ex Breda Menarini, con primo firmatario il consigliere Franco Cima.
L’ordine del giorno prende le mosse dalle notizie diffuse durante l’udienza conoscitiva in Commissione Attività Produttive del Comune di Bologna lo scorso 1 febbraio, in cui l’amministratore delegato di Industria Italiana Autobus Spa (ex Breda Menarini), Dott. Antonio Liguori, aveva esposto i gravi problemi derivanti dalla mancata ricapitalizzazione della società da parte dei soci Invitalia e Karsan.
Data la rilevanza metropolitana dell’azienda, con l’ordine del giorno si invita il Sindaco e il Consiglio metropolitano a fare quanto possibile per garantire la continuità e la piena operatività del sito Bolognese così come stabilito dagli accordi del 17 dicembre 2014 presso il Ministero dello sviluppo Economico tra il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Industria Italiana Autobus Spa, Breda Menarinibus Spa, Finmeccanica, Unindustria Bologna e le sigle sindacali FIOM-CGIL, FIM CISL, UILM UIL, UGL. Questo anche attivandosi presso il Ministero dell’Economia e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy rappresentando il sostegno della città a questa storica e importante realtà del territorio.
Il Consiglio metropolitano auspica infine che il Governo con i competenti Ministeri, possa adottare in tempi rapidi i necessari provvedimenti per garantire la piena operatività a un’azienda strategica per il settore del trasporto pubblico e per la transizione ecologica, evitando danni alla reputazione aziendale presso clienti e fornitori. Che sia anche pienamente finanziato un piano industriale che preveda il rilancio del sito di Bologna come centro di progettazione, industrializzazione, commercializzazione e costruzione dell’intera gamma urbana e interurbana.