Tanti sul palco per un affresco corale che parla a tutti, perché la fragilità accompagna ciascuno di noi nella difficoltà e nella dolcezza del vivere. Il titolo “ Petali nella corrente” richiama simbolicamente il corso tumultuoso di un fiume che trascina con sé l’esile e tenace bellezza di ogni giovane vita.
Oltre le testimonianze di chi è affetto dalla Sindrome di Beckwith Wiedemann e dalla Fibrosi Cistica e da testi dell’autore della sceneggiatura, sul palco si alternano monologhi, dialoghi e poesie di Giacomo Leopardi, Wislawa Szymborska, Nino Pedretti, Katia Zattoni, Marco Viroli.
L’intento è dare voce a ciò che a malapena si conosce e che, a volte, è perfino senza nome: l’universo delle patologie rare. Le malattie rare sono molte, la maggioranza di origine genetica, identificabili per un difetto dell’acido nucleico. Il numero di malattie rare conosciute e diagnosticate oscilla tra le 7.000 e le 8.000. Si sta parlando non di pochi malati ma di milioni di persone in Italia e decine di milioni in tutta Europa. Sono tante e diverse e nel loro insieme costituiscono un’istanza che rimane per lo più inascoltata, relegata sempre all’ultimo posto in agenda. Chi soffre di queste patologie agli occhi della società è come se fosse invisibile. Ebbene con questo evento vogliamo accendere i riflettori del palco su di loro, su bambini e adulti alle prese con malattie che spesso non hanno diagnosi né cura e che per questo condannano i pazienti e i loro familiari a solitudine ed emarginazione. Per renderli visibili e ascoltarli.
Lo spettacolo, che vede in scena tanti giovanissimi attori e danzatrici, è costruito con testimonianze raccolte da pazienti affetti, in particolare, da due malattie rare: la Sindrome di Beckwith- Wiedemann e la Fibrosi Cistica. Con racconti, testi poetici, musica e danza si mira a informare il pubblico, ed i giovani in particolare, per attivare l’attenzione sulla ricerca scientifica per le cure e per l’inclusione, sulla solidarietà necessaria alle famiglie e ai bambini e ai ragazzi affetti. Il messaggio positivo che la pièce cerca di dare non intende nascondere la drammaticità delle situazioni.
L’intenzione è di coniugare profondità e leggerezza, e attraverso le emozioni dare informazione e coinvolgimento, con una forte valenza sulla cura e l’attenzione che la società civile e il volontariato possono dare.
Lunedì 12 giugno, alle ore 21, ingresso gratuito, sul palco esterno della Fabbrica delle Candele, via Salinatore , 30- Forlì.
In caso di pioggia lo spettacolo si terrà all’interno del Teatro della Fabbrica.
Info: cell. Info: 339 504 7965
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