Duecento nell’ultimo anno le dichiarazioni presentate per accedere ad agevolazioni fiscali risultate incongrue. Una nuova scuola ‘realizzata’ grazie all’attività di recupero dell’evasione
RIMINI – E’ di circa 1,7 milioni di euro la somma che il Comune di Rimini si è vista riconoscere dal 2011 ad oggi dall’Agenzia delle Entrate come partecipazione al contrasto del fenomeno dell’evasione fiscale, sulla base della proficua collaborazione avviata ormai da qualche anno per il recupero dei tributi erariali. Una somma considerevole pari, solo per a titolo esemplificativo, al valore della nuova scuola XX Settembre, in corso di realizzazione. Grazie allora a questa importante attività, che vede la città di Rimini tra le prime dieci in Italia per recupero dell’evasione, è stato possibile dotare il territorio di un nuovo e moderno spazio educativo, a disposizione di alunni, insegnanti, operatori e famiglie.
Dai dati aggiornati al 31 dicembre 2014 (gli unici disponibili ad oggi), il Comune di Rimini si distingue per una maggior imposta accertata di 3.549.000 euro; di questi, il Ministero ha accreditato al nostro Comune € 29.934 nel 2011, € 63.419 nel 2012, € 615.245 nel 2013, € 482.589 nel 2014 e questi ulteriori € 500.827 nel 2015, sino ad arrivare ad una somma complessiva di 1.692.014 euro, per una media di oltre € 500.000 nell’ultimo trienno.
Il Comune di Rimini ha iniziato l’attività nel 2009, in conseguenza all’adesione a due protocolli di intesa con Agenzia delle Entrate e Anci, ma l’attività accertativa è diventata particolarmente proficua con il progetto ad hoc approvato dalla Giunta per il 2013 e 2014, che ha messo a regime le tipologie e le modalità per le quali effettuare le segnalazioni agli enti competenti, in modo da renderle più puntuali ed efficaci. L’attività di accertamento svolta dai vari uffici sui diversi settori sensibili (commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, residenze fittizie all’estero, disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva in assenza di redditi dichiarati) ha prodotto dal 2010 ad oggi 2.186 segnalazioni, che insieme a quelle effettuate dal Nucleo Antievasione della Polizia Municipale, arrivano a 2.916 segnalazioni complessive, ponendoci al primo posto in regione. Di queste ben 1.185 sono ancora da concludersi, lasciando immaginare il recupero di altre somme importanti.
Particolare attenzione è dedicata al settore welfare e pubblica istruzione, dove vengono fatte costantemente verifiche inerenti la congruità delle dichiarazioni da parte di chi richiede agevolazioni fiscali. La non congruità risulta quando ciò che viene dichiarato non risulta compatibile con lo stile di vita presunto, ricavato da alcuni parametri che includono anche i beni immobiliari posseduti e la composizione effettiva del nucleo famigliare. Nell’ultimo anno sono state circa 200 le dichiarazioni incongrue verificate e messe a disposizione della Guardia di Finanza.
Oltre alla compartecipazione al recupero dei tributi erariali, il fulcro dell’attività dell’ufficio tributi è composto anche da un grosso filone d’intervento: il controllo e recupero evasione dei tributi locali (Ici, Iscop, Imu, Tasi, imposta di soggiorno). I numeri, per quanto riguarda i tributi sugli immobili, sono importanti, perché nel corso degli anni sono stati recuperati oltre 26 milioni di euro, di cui 10 milioni solo nell’ultimo quinquennio, grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione nell’affinamento delle banche dati e nella ricerca delle posizioni di evasione totale, che nettamente contrastano col principio di legalità ed equità fiscale.
Numeri importanti arrivano dagli accertamenti sui “fabbricati fantasma” che al 31 dicembre 2015 ha portato all’invio all’Agenzia del territorio di oltre 1.200 segnalazioni, con la notifica di oltre 2.600 avvisi accertamento per mancato versamento dell’imposte comunali per un totale di oltre 2.114.000 euro. Altro importante ambito di intervento è stato quello del recupero delle imposte su aree edificabili dichiarate come terreni agricoli. Negli ultimi 5 anni sono stati emessi oltre 1.000 avvisi di accertamento con un importo accertato superiore a 3,5 milioni.
Al tempo stesso, l’Amministrazione ha posto in essere una serie di attività mirate a recuperare la situazione debitoria di chi si è trovato in difficoltà a causa della crisi economica, attraverso facilitazioni nella concessione di rateizzazioni per il pagamento dei tributi locali e la riduzione dei relativi oneri.