RIMINI – Sfiora i 4,2 milioni di euro la somma frutto dell’attività di recupero dell’evasione fiscale che l’Amministrazione comunale ha portato avanti nel corso del 2015. Nel dettaglio, oltre 2 milioni derivano dal recupero dell’evasione dell’Imu, mentre 1,5 milioni dal recupero dell’Ici. Altri 103mila euro si riferiscono all’evasione dell’Iscop, imposta di scopo. Queste voci, a cui si aggiungono altre di minor entità, fanno ammontare la somma recuperata a circa 3,7 milioni. Ammonta invece a 500 mila euro, solo per il 2015, il trasferimento dello Stato al Comune per la partecipazione al contrasto dell’evasione fiscale in seguito all’adesione ad un protocollo d’intesa; grazie a questa collaborazione sul fronte del recupero dei tributi erariali, dal 2011 il Comune si è visto riconoscere oltre 1,7 milioni.
“Numeri che sono motivo di orgoglio – sottolinea l’assessore Gianluca Brasini – e che confermano l’ottimo lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti a contrasto di un fenomeno che sul nostro territorio si fa sentire in maniera pesante. Grazie ad una complessa rete di azioni sviluppata su più piani in stretta sinergia con l’Agenzia delle Entrate, l’agenzia del territorio e la Guardia di Finanza, siamo riusciti a creare un sistema di monitoraggio e di recupero che ci rende tra i più virtuosi in Italia e che ci consente da una parte di portare alla luce gravi fenomeni di ‘malcostume’ (come chi richiede contributi o agevolazioni ai servizi a fronte di dichiarazioni dei redditi non congrue al reale stile di vita) fino alla ricerca degli evasori totali. Anche nel 2016 stiamo registrando risultati in linea con questo trend e il nostro obiettivo continuare su questa strada anche nei prossimi mesi, potenziando questa attività di controllo e recupero che rappresenta lo strumento principale per garantire una vera equità fiscale e recuperare risorse importanti a servizio della comunità. Una comunità che mi auguro riesca a sviluppare una sempre maggior consapevolezza e maturità, cambiando punto di vista, cominciando a considerare l’evasione al pari di un vero e proprio furto ai danni della collettività”.