MODENA – Con l’arrivo del caldo estivo parte anche il progetto Estate Sicura 2024 con iniziative a favore delle persone anziane per rendere meno disagevole la permanenza in città durante i mesi più caldi. Il progetto nasce dalla collaborazione tra i Servizi del Settore Politiche sociale e il Dipartimento di Cure Primarie dell’Ausl di Modena con il coinvolgimento di associazioni e gruppi di volontariato.
Il piano prevede innanzitutto l’attivazione di un numero verde (800493797) che rimarrà in funzione fino al 15 settembre offrendo accoglienza e ascolto agli anziani in difficoltà psicologica a causa dell’isolamento in cui possono trovarsi nel periodo estivo; facilita il contatto o l’attivazione dei servizi sociali o sanitari territoriali; attiva i servizi di pronto intervento e fornisce anche informazioni su farmacie aperte, orari dei servizi comunali e dei servizi sociali-sanitari. Per le emergenze occorre invece rivolgersi sempre e immediatamente al 118.
È inoltre definita la mappa degli anziani over 75enni “a rischio”, che vivono soli o con altri anziani e non hanno figli residenti in città. Di questi viene compilato un elenco per ogni medico di medicina generale affinché si possano attivare i servizi attraverso il Puass, Punto unico di accesso socio-sanitario. Il medico può inoltre segnalare quali “soggetti fragili” anche pazienti che non sono negli elenchi e informare eventuali sostituti su situazioni a rischio.
È previsto inoltre un monitoraggio settimanale degli accessi di anziani al Pronto soccorso e in caso di situazioni di particolare disagio climatico vengono allertati medici di base, centri diurni e strutture per anziani. Per l’aggiornamento dell’andamento del caldo Arpa invia quotidianamente ai Servizi Sanitari e Sociali i bollettini con le previsioni meteorologiche, in particolare relativi a ondate di calore.
Infine, per i casi di emergenza in periodi con ondate di calore protratte per più di quattro o cinque giorni consecutivi segnalati da Arpa come forte disagio, è stata strutturata un’unità di crisi che coinvolge i Dipartimenti Cure primarie e Sanità pubblica, il Settore Politiche sociali, medici di medicina generale e la Protezione civile. In caso di allarme l’unità di crisi attiverà una rete di servizi e deciderà le azioni da intraprendere. Gli interventi prevedono sia l’adeguamento dei piani di assistenza delle situazioni più a rischio già in carico ai servizi che nuove segnalazioni di pazienti non conosciuti, con priorità per over 85enni soli e over 75enni con patologie significative, attraverso l’attivazione di forme di sostegno e monitoraggio a domicilio (telefonico o con visite) o presso residenze in caso di ricoveri.
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