Bologna

Epica Festival: programma di sabato 5 giugno 2021

BOLOGNA – Sabato 5 giugno 2021 si entra nel vivo del programma di Epica Festival – nuova creazione teatrale a cura di Elena Di Gioia – con una serie di appuntamenti e incontri che intrecciano spettacoli e momenti di riflessione e confronto dislocati tra luoghi e situazioni site specific tra Pieve di Cento e Castello d’Argile.

Alle 15.30 il collettivo Ateliersi / Cosimo Terlizzi /Luca Maria Baldini presenta al Teatro Alice Zeppilli di Pieve di Cento (p.zza A. Costa) un lavoro di ibridazione di linguagggi tra cinema, teatro e musica – Non troverete nulla di me in questo film – un “cine-concerto” ideato e diretto da Cosimo Terlizzi, sullo sfondo delle immagini del film muto del 1916, Cenere, di Febo Mari, unica apparizione cinematografica di Eleonora Duse. La voce di Fiorenza Menni ci accompagna nel flusso delle parole di Eleonora Duse, degli articoli pubblicati all’uscita del film e delle lettere dell’attrice alla figlia, componendo un ipertesto teatrale in dialogo con la sonorizzazione dal vivo di Luca Maria Baldini, da cui emerge tutta la forza della Duse all’interno di uno dei film più controversi della storia del cinema muto (in replica, domenica 6 giugno, ore 16, stesso luogo).

Alle ore 17.00 (e poi 18, 19, 20 e 21) un insolito ed eccezionale palcoscenico a Castello d’Argile per l’anteprima nazionale di Bestiario solitario di Teatrino Giullare – Angela Malfitano / Tra un atto e l’altro, piccola antologia di testi che indagano il rapporto della scrittura poetica e teatrale su animali e bestiari allestita in un podere agricolo. Bestiario solitario è il secondo movimento di un progetto teatrale dedicato agli animali: dopo aver guardato ai bestiari di immaginazione e letteratura, le due compagnie – Teatrino Giullare e Angela Malfitano / Tra un atto e l’altro – rivolgono lo sguardo agli animali. Una riflessione sulla corrispondenza tra i due ecosistemi e sulla possibilità di leggere il futuro rimanendo ad osservare altre specie viventi. E sulla possibilità che un animale, con cui entriamo in contatto, ci possa mostrare qualcosa di nostro che fino a quell’istante non ci è stato chiaro.
Punto di ritrovo Teatro La Casa del Popolo, via Matteotti 150 – Castello d’Argile (breve viaggio in navetta) *Replica, domenica 6 giugno (stessi orari, stesso luogo).

Alle ore 19.00, al Teatro La Casa del Popolo di Castello d’Argile (via Matteotti 150) – replica della PROVA APERTA CON RACCONTO, Boccascena – ovvero, le conseguenze dell’amor teatrale della Compagnia Tiresia Banti Antonio Attisani e César Brie. Un “gioco teatrale” nato proprio durante il primo lockdown 2020 in cui un vecchio attore e un vecchio operatore del teatro – Cesar Brie e Antonio Attisani – hanno deciso di dialogare insieme e di “perder tempo” – come direbbe la buona fatina di Pinocchio – e, giocando, hanno costruito un canovaccio teatrale in cui “il solito Gatto e la solita Volpe” raccontano la loro vita, il loro eterno desiderio di vita. Insieme al Gatto (Cesar Brie) e alla Volpe (Antonio Attisani) anche un servo di scena. Tutti e tre percorrono le dieci scene della “commediola” chiamata Boccascena, in cui emerge spesso il rischio di veder ingoiate le proprie vite personali in una storia collettiva.

Alle 21.30, ultimo spettacolo della giornata, in un altro luogo eccezionale – il Parco di sculture Atelier degli scultori Sara Zamboni e Nicola Bolzani (si arriva con navetta da Castello d’Argile). Marco Sgrosso / Le Belle Bandiere, con l’accompagnamento musicale di Cristiano Arcelli (sassofoni, flauto e clarinetto basso) interpreta A colpi d’ascia – un’irritazione, riduzione dal romanzo di Thomas Bernhard, tra i più fulminanti autori austriaci. Immersi nel verde e tra le sculture che abitano il giardino, A colpi d’ascia diventa un allestimento site specific: “Con la sua ironia caustica e spietata” – scrive Marco Sgrosso nelle sue note – “Bernhard scandaglia miserie, perfidie e ipocrisie dell’ambiente artistico della sua amata e odiata Vienna, ma il livido quadro finale che emerge da questo vorticoso ‘pamphlet’ non ha confini geografici. Senza sconti per nessuno, letteralmente a colpi d’ascia, la sua penna implacabile traccia ritratti al vetriolo di artisti e intellettuali riuniti nell’atroce mondanità della cena artistica come ad un festino di maschere grottesche, in cui falsità, invidia, cinismo e arroganza affiorano senza pudore e il tragico suicidio di un’amica comune diventa palcoscenico di orrende e ridicole vanità” (replica domani, domenica 6 giugno; stessa ora, stesso luogo).

Il pomeriggio del festival, a Castello d’Argile comincia alle 15.30 al Teatro La Casa del Popolo a Castello d’Argile (Via Matteotti, 150) con Marina Occhionero, interprete di Marta & Harvey – studio, scritto e diretto da Oscar De Summa. Così nelle parole dell’autore e regista: “Una donna anziana e sola, all’interno di un condominio, una ragazza e la sua chitarra rock fanno ciò che nessuna delle due avrebbe mai potuto prevedere: le due donne si riconoscono. Una storia semplice di quelle che normalmente abbiamo sotto gli occhi e forse nemmeno ce ne accorgiamo. Piccole tragedie personali, inserite, incastrate, in strutture sociali molto più grandi. Decisioni prese altrove che cambiano, non solo, il corso delle grandi cose ma anche le nostre piccole vite, piccole decisioni, piccoli misfatti. Un vecchio proverbio sudamericano diceva, proprio tenendo conto di quanto, indipendentemente dall’età, sia dura la lotta: sii gentile con te stesso, e poi sii gentile con te stesso e poi sii gentile con te stesso.
A seguire Oscar De Summa e Marina Occhionero incontrano il pubblico (replica domani, domenica 6 giugno; ore 16, stesso luogo).

Alle 17.30 nel Giardino dell’ex Cimitero Ebraico di Pieve di Cento, un’esperienza immersiva unica con Paolo Nori, lo scrittore di Parma con la lettura integrale de La morte di Ivan Il’ic, capolavoro di Lev Tolstoj, una delle opere più importanti del grande scrittore russo (pubblicata nel 1886) un vero inno alla vita. La narrazione parte dalla fine, dalla notizia della morte di Ivan I’lič, offrendo al lettore un’idea eloquente di quella realtà così menzognera di cui egli si renderà conto soltanto quando sarà prossimo alla fine.
Paolo Nori ha tradotto e curato l’edizione dell’Universale Economica della Feltrinelli della Morte di Ivan Il’ic nel 2014.

Alle 18.30 nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Pieve di Cento (p.zza A. Costa, 17) HOLD YOUR OWN / Tiresias B side, opera video del collettivo Bluemotion /Giorgina Pi, seconda parte del lavoro su Tiresia portato in scena da Giulia Weber e Gabriele Portoghese con la regia di Giorgina Pi. Così nelle note di regia: “Seguendo la voce di Tempest vorremmo continuare a condividere in teatro i suoi versi. Il nostro precedente lavoro Tiresias è tratto dal poemetto iniziale del libro Hold your own/Resta te stessa. Vi è poi nel volume una seconda parte. Se nella prima, tutto d’un fiato, viene ripercorsa la vicenda delle tante vite di Tiresia all’interno della sua lunga vita, qui si respira profondo e con la lente che ingigantisce le piccole cose, si assaporano i dettagli, si ingrandiscono gli istanti. Infanzia, vita di donna, vita da uomo e cecità sono i quattro quadri in cui si muovono queste poesie. A tratti sembra di lavorare ancora sui materiali di Tiresias, sulle parti poi escluse per essere accolte altrove. Si scorgono le intelaiature di nuove forme pur appartenenti allo slancio del poemetto iniziale e ci si perde dentro, così come nelle suadenti e dolorose pagine in cui ci si immerge nel dono intimo di un diario. Un lato b del nostro viaggio sul veggente dalle tante vite, sulla donna che non ha mai smesso di essere, sullo sguardo mai perduto, su Tiresia che continua a parlarci. Vorremmo allora condividere questo per noi irrefrenabile motore umano, concederci una lettura di poesie ad alta voce che Gabriele e Giulia metteranno a disposizione di chi vorrà aggiungersi a loro”
(replica domani, domenica 6 giugno, alle 15, stesso luogo).

Dalle 17 alle 18, nel Giardino degli anziani, a Pieve di Cento ancora un’opera del collettivo Bluemotion /Giorgina Pi, Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta, installazione appositamente concepita da Giorgina Pi sulla voce di Kae Tempest, “Da quando ho iniziato ad amare Kae Tempest- precisa la regista- la mia vita si è riempita ulteriormente di suoni. I loro e i miei. La mia immaginazione è una sfera irregolare che prende spesso forma tra note, orchestrazioni e voci. Lingue lontane e voci care, pianoforti amati e suoni elettronici e sempre la poesia – sempre! – mi permettono di rimanere altrove, segretamente commossa quando il mondo rischia di farmi troppo male. Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta. è un abbraccio di minuti intimi, da ascoltare in cuffia, un diario audio di quello che ho vissuto in questi anni immersa nel mondo di Tempest. Piccole gemme di pianti e rinascite di un momento inaspettato dove cose trovate per terra diventavano tesori. È un augurio di rinascita infinita, un atto di gratitudine all’invisibile”.
(ascolto sonoro in cuffia, replica domani – domenica 6 giugno – dalle ore 19.30 alle ore 20.30, stesso luogo).
La mattina del festival, parte alle 11 (fino alle 13 – Cortile della Rocca – Pieve di Cento) con il secondo incontro de Che cosa racconteremo, sezione dedicata agli incontri e approfondimenti a cura del critico e studioso Lorenzo Donati e di Elena Di Gioia.. Insieme a Marco De Marinis, Renata Molinari, Andrea Pocosgnich e gli artisti César Brie e Marco Sgrosso si dibatte su quale può essere la “lingua” che il teatro può parlare per incidere nella società, nello stato di emergenza che stiamo vivendo, a chi parla, o a chi dovrebbe o potrebbe parlare, il teatro, tenendo conto di quanto è successo in questi mesi, fra spostamenti “forzati” verso lo streaming, tentativi di riscoperta della dimensione intima e di ascolto, sconfinamenti in zone ancora tutte da inventare di fronte allo schermo del computer.
Le tavole rotonde saranno tutte trasmesse in diretta streaming sulla pagina FB di Epica Festival e su quella di Liberty\stagione Agorà.

Prosegue il laboratorio avanzato di critica giornalistica e teatrale, laboratorio attivato grazie alla collaborazione con Altre Velocità – Redazione intermittente sulle arti sceniche contemporanee.

Epica Festival è un progetto speciale che nasce in continuità con la progettualità delle ultime cinque stagioni teatrali di Agorà. Un atto concreto e simbolico” precisa la direttrice artistica Elena Di Gioia “far nascere un nuovo progetto proprio ai tempi della pandemia per sottolineare con forza la necessità di un rilancio verso artisti, linguaggi della scena, pubblico. Un nuovo fiore di progetto che riconvoca la comunità del Teatro. Mescolando le carte tra percorsi artistici, per ritrovarci compagni di viaggio nell’arte e nel teatro. Epica anticipa la stagione dei Festival nazionali con una straordinaria presenza di artisti, intensità di debutti e anteprime a sostegno delle creazioni in un contesto di cura e di riflessione collettiva. Epica valorizza anche luoghi del territorio da scoprire e far riscoprire, abitati dalle visioni di artisti”.

Al centro di questa prima edizione di Epica Festival | temi e luoghi: Anteprime, debutti, prove aperte con racconto, spettacoli e performance, letture, proiezioni, tavole rotonde. Tutte con il minimo comun denominatore dell’attenzione rivolta all’intreccio e al cortocircuito tra immaginari diversi per formazione, scelte e pratiche artistiche, generazioni della scena a confronto. Epica si svolge volutamente in una costellazione di luoghi – la mappa di alcuni comuni metropolitani di Agorà: Castel Maggiore, Castello d’Argile, Pieve di Cento e nella città di Bologna – per creare uno scenario sempre più largo di riferimenti e intrecci culturali metropolitani.

Immagine simbolo del festival un’opera del fotografo Nino Migliori tra i più autorevoli e multiformi ricercatori italiani nel campo della fotografia. La foto è tratta da Muri, del 1973.

* Epica Festival è dedicato a Frie Leysen *

Per tutto il festival, in Villa Salina Malpighi c’è la possibilità di aperitivo e ristoro grazie a Caravanito _ Il chiringuito itinerante, una inconfondibile roulotte vintage degli anni ’70, rimodernata ed attrezzata come piccolo cocktail bar.
Epica Festival – progetto speciale di Agorà
stagione teatrale promossa da Unione Reno Galliera con il contributo di Regione Emilia Romagna.
Main sponsor: Unipol Gruppo e Hera
Sponsor Coop Alleanza 3.0, Coop Reno, Gruppo Camst, Lachiter, Borghi Impianti oleodinamici S.p.a., Società Dolce, Ariostea Broker, Emil Banca, Energy Group, Roboqbo, ASA Azienda Servizi Ambientali S.C.p.A,
In collaborazione con Teatro Biagi d’Antona, Villa Salina Malpighi di Castel Maggiore, Teatro La Casa del Popolo di Castello d’Argile, Teatro Alice Zeppilli di Pieve di Cento, Lèggere Leggére, Atelier Bolzani Zamboni, Famiglia Fortini, Biblioteca Salaborsa, Arena Orfeonica
Media partnership: Radio Emilia Romagna, Altre Velocità, Caffè di Bolzano 29, TrovaFestival
Con la produzione di Associazione Liberty
Con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Epica Festival fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica

Biglietti: da 2 a 12 euro
Posti limitati. Si consiglia sempre la prenotazione

info e prenotazioni:
Telefono, WhatsApp e SMS: 333.8839450
info@epicafestival.it

Per il programma completo
www.epicafestival.it
www.stagioneagora.it; www.renogalliera.it/agora

In caso di maltempo saranno comunicati aggiornamenti e location alternative sui canali di Epica Festival.
Gli orari serali degli spettacoli potranno subire variazioni in base alle eventuali nuove regole in materia di coprifuoco

Epica Festival
arti performative e linguaggi della scena contemporanea
dal 2 al 6 giugno; 15 e 16 giugno
progetto speciale di stagione Agorà, promossa da Unione Reno Galliera
con il contributo di Regione Emilia-Romagna e nell’ambito di Bologna Estate
direzione artistica Elena Di Gioia

Sabato 5 giugno 2021
Castello d’Argile; Pieve di Cento

Non troverete nulla di me in questo film/ Ateliersi /
Cosimo Terlizzi /Luca Maria Baldini
Teatro Alice Zeppilli (Pieve di Cento) – ore 15.30

Bestiario solitario
Teatrino Giullare/Angela Malfitano – Tra un atto e l’altro
Podere agricolo privato
Punto di ritrovo – Teatro La Casa del Popolo – Castello d’Argile (in navetta)
ore 17, 18, 19, 20, 21

Foto: Non troverete nulla di me in questo film

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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