Eonomia: a dicembre inflazione in leggera crescita

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L’indice dei prezzi cresce dello 0,7 per cento su base annua affiancato da un più lieve aumento a livello congiunturale. La media inflazionistica sull’intero 2024 segna un + 0,5 %

MODENA – Il 2024 si chiude senza scossoni, con l’inflazione che segna un +0,7% tendenziale sul dicembre 2023. La media annua di tutto il 2024 modenese è +0,5% sulla media 2023 (contro il +5,7% del 2023 sul 2022), calcolato tramite l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic). Prendendo in considerazione i prezzi del solo “carrello della spesa” (beni alimentari, per la cura della casa e della persona), in tutto il 2024 i prezzi sono cresciuti complessivamente a Modena dell’1%, mentre nel 2023 l’incremento annuale era stato dell’8,8%. Si delinea dunque un quadro generale di quasi staticità che si contrappone alle forti impennate inflazionistiche del biennio 2022-2023.

A dicembre 2024 l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale ha prodotto una variazione positiva dello 0,7% su base tendenziale annua affiancata da un più lieve incremento (+0,1%) a livello congiunturale, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.

In dicembre, in particolare, risultano in crescita le divisioni ricreazione, spettacoli, cultura (+0,9%), trasporti (+0,7%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,7%), comunicazioni (+0,4%), altri beni e servizi (+0,1%). In calo, servizi ricettivi e ristorazione (-1,5%), bevande alcoliche e tabacchi (-0,9%), mobili, articoli e servizi per la casa (-0,6%). Rimangono invariate le categorie prodotti alimentari e bevande analcoliche, servizi sanitari e spese per la salute, istruzione, abbigliamento e calzature.

La divisione “Ricreazione, spettacoli, cultura” fa segnare la crescita maggiore (+0,9%) trainata da pacchetti vacanza, libri, animali domestici e relativi prodotti, Tv, Servizi ricreativi e sportivi, giornali e periodici.

In aumento, entrambe dello 0,7%, anche le divisioni “Trasporti”, per il nuovo aumento dei carburanti e dalla decisa accelerata sulle quotazioni del trasporto aereo passeggeri (dovuta largamente a fattori stagionali), e “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” per la crescita dei prezzi di gas di rete, energia elettrica, affitti e spese condominiali.

Cresce (+0,4%) la divisione “Comunicazioni” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) a causa delle spese sugli apparecchi telefonici, e aumenta lievemente (+0,1%) la divisione “Altri beni e servizi” per i rincari delle assicurazioni sui mezzi di trasporto e la gioielleria.

Tra le divisioni a segno meno, il calo percentuale maggiore (-1,5%) riguarda “Servizi ricettivi e ristorazione” grazie alla diminuzione delle spese per i servizi d’alloggio. In diminuzione anche le categorie “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,9%; categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) per la flessione di birre, vini e alcolici vari, e “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,6%) per il calo di mobili e arredi, piccoli e grandi elettrodomestici, articoli tessili per la casa.

Risultano invariate, infine, le divisioni “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Istruzione”, “Abbigliamento e calzature”.

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.