La domanda di contributo per il pagamento delle bollette di luce e gas può essere presentata agli sportelli InformaSociale e InformaFamiglie e Bambini dei Servizi sociali del Comune di Piacenza, nonché presso il Centro di ascolto della Caritas Diocesana (per i residenti nella Diocesi). Gli abitanti della provincia possono invece rivolgersi agli sportelli dei servizi sociali del Comune di residenza, qualora l’ente aderisca al progetto. Ogni nucleo familiare, nel corso dell’anno solare, potrà presentare al massimo tre domande, fino a un tetto massimo di 300 euro. Nel caso in cui la bolletta presentata sia di importo superiore ai 300 euro, l’utente dovrà prima rimborsare la quota residua tra l’ammontare del contributo e l’intero importo della bolletta.
Le domande presentate verranno vagliate da una commissione – composta da Caritas, Comune e Federconsumatori -, mentre il pagamento delle bollette sarà effettuato direttamente da parte di Caritas, senza trasferimento di denaro ai destinatari del progetto. In caso di esito negativo, le famiglie riceveranno apposita comunicazione. I beneficiari invece verranno richiamati per la definizione di un percorso educativo/formativo di orientamento e consulenza finalizzato a un uso oculato dell’energia domestica, sia attraverso incontri individuali che di gruppo. In caso di distacco incolpevole (o di rischio che ciò avvenga), è facoltà della commissione valutare l’entità del contributo.
“È grazie alla collaborazione tra tutte le principali istituzioni del territorio che il progetto “Energia in comune” ha preso il via – sottolinea l’assessora alle Politiche di inclusione sociale, Nicoletta Corvi – , rendendo possibile la risposta a un bisogno così concreto come quello del caro bollette. L’iniziativa quindi si caratterizza per l’attenzione e l’impegno solidale del “sistema Piacenza” nei confronti delle famiglie che, a causa dell’aumento dei costi di elettricità e gas, possono trovarsi nella condizione temporanea di non riuscire a sostenere il pagamento delle relative fatture. L’invito rivolto a tutti i cittadini che si trovano in una situazione simile è quindi quello di rivolgersi ai Servizi sociali del Comune di Piacenza, alla Caritas Diocesana o al Comune di residenza in provincia laddove aderisca al progetto”.
Il progetto “Energia in Comune” rientra nell’ambito delle iniziative che l’ente filantropico Fondazione Banco dell’energia dal 2016 promuove su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di contrastare la povertà energetica.
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