Emilia-Romagna: Intesa Sanpaolo sostiene “Ragazzi in cammino”

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EMILIA ROMAGNA – Aiutare i Care Leavers dell’Emilia-Romagna, ovvero quei ragazzi e ragazze appena maggiorenni provenienti da un periodo dell’infanzia o dell’adolescenza trascorso in comunità di accoglienza, case famiglia o in affido, a raggiungere la propria autonomia e indipendenza personale e professionale.

Questo l’obiettivo del progetto di inserimento sociale e inclusione lavorativa “Ragazzi in cammino” portato avanti, in tutta la regione, dall’organizzazione di volontariato bolognese Agevolando. L’organizzazione ora potrà contare sul sostegno di Intesa Sanpaolo che, coadiuvata nella scelta da Fondazione Cesvi, ha deciso di sposare la progettualità ponendola tra quelle sostenute attraverso l’Iniziativa Formula, progetto accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding per promuovere in tutto il territorio italiano sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.

Il progetto si propone di raggiungere direttamente Care Leavers tra i 17 e i 25 anni, italiani e stranieri, in uscita o già usciti da percorsi di accoglienza “fuori famiglia”. I beneficiari saranno coinvolti in ogni fase del progetto, partecipando direttamente alla costruzione del proprio percorso individuale.

L’iniziativa coinvolgerà indirettamente tutti gli attori del sistema di accoglienza e integrazione delle province dell’Emilia-Romagna incluse, almeno 30 soggetti tra comunità per minori, famiglie affidatarie, Servizi Sociali, reti di tutela dei diritti, enti di formazione, soggetti ospitanti e così via.

L’obiettivo è raccogliere 100mila euro entro fine giugno. Per sostenere con una donazione il progetto “Ragazzi in cammino”, è attiva sul sito web di For Funding – Formula una pagina dedicata, con l’aggiornamento in tempo reale delle somme raccolte:

https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/ragazzi-in-cammino-emilia-romagna

Nel dettaglio, i fondi raccolti serviranno per finanziare delle “doti”, che andranno a coprire le spese relative a tre aree tematiche individuate come decisive: Casa, Formazione e Lavoro. 

Saranno personalizzabili e permetteranno di risolvere problemi pratici per l’attuazione dei progetti personali di ragazzi e ragazze che non hanno altre opportunità e appartengono a “zone grigie” non tutelate, creando nel contempo un percorso di crescita personale e relazionale.

Ciascuna “dote” sarà pari a un massimo di 3.000 euro a beneficiario. Una volta analizzato il percorso di vita del ragazzo si costruirà insieme il progetto individuale, ovvero come e quanto utilizzare il contributo economico per facilitare il raggiungimento della piena autonomia personale.

Il percorso prevede anche dei percorsi di formazione su competenze professionali e trasversali, attraverso azioni di formazione e inclusione lavorativa.

Vogliamo dare la possibilità a queste ragazze e a questi ragazzi, meno fortunati di tanti loro coetanei, di poter raggiungere un adeguato livello di autonomia personale, abitativa e lavorativa” – sostiene Federico Zullo, Presidente di Agevolando, che aggiunge: “Occorre costruire immagini positive di futuro in grado di offrire a tutti loro speranza e opportunità concrete. Una di queste è quella per la quale tanti cittadini possono diventare protagonisti contribuendo a questa straordinaria e preziosa raccolta, grazie a Intesa Sanpaolo e Cesvi.”

“Al centro del nostro impegno c’è la volontà di essere un motore per lo sviluppo inclusivo, che crei crescita e occupazione anche e soprattutto per i giovani. Questo progetto è importante per intercettare le situazioni di fragilità e intervenire per offrire opportunità ai giovani emiliani e romagnoli provenienti da percorsi di accoglienza famigliare – sottolinea Cristina Balbo, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. Sia attraverso l’impegno quotidiano delle nostre persone e strutture sui territori sia attraverso strumenti come la nostra piattaforma di raccolta fondi, con la quale Intesa Sanpaolo si fa carico di tutti i costi di transizione e contribuisce anche con donazioni proprie, vogliamo confermare sempre di più la nostra vocazione di banca sensibile alle istanze sociali e alle peculiarità locali”.

In Emilia-Romagna sono oltre 3.000 i minorenni fuori famiglia. Di questi circa 800 sono MSNA, minori stranieri non accompagnati, gli altri si trovano per metà in affido familiare e metà presso servizi residenziali per minorenni. I giovani, già vulnerabili, vivono una situazione delicata e fragile quando viene interrotto il loro percorso di accoglienza e sostegno al compimento del 18esimo anno di età.

Spesso decade infatti l’obbligo dei Servizi Sociali di sostenere percorsi di protezione: i giovani si ritrovano così privi di quel supporto che permetterebbe loro una transizione effettiva all’autonomia, nel rispetto di un percorso di crescita che non è certamente finito con la maggiore età. I Care Leavers rientrano – a volte bruscamente – nel contesto familiare di origine, altri devono costruirsi un futuro in autonomia in un tempo limitato. Alcuni ce la fanno. Altri, non avendo accesso a percorsi formativi e occupazionali e senza l’adeguato supporto della famiglia di origine perché in difficoltà o inesistente, faticano a trovare opportunità ed equilibrio nella nuova vita che li attende.

Dopo i primi mesi dell’emergenza sanitaria per il Covid-19, si è assistito a un significativo incremento delle richieste di supporto economico da parte di Care Leavers.

I bisogni emersi con maggiore urgenza sono legati alla sussistenza primaria, anche per i giovani con una propria capacità di reddito che però non consente loro di sostenere le spese necessarie al raggiungimento della piena autonomia. Parallelamente, sono aumentate le richieste di supporto in ambito lavorativo, nella formazione e per la casa.

La pandemia ha esacerbato un quadro sociale già complesso, caratterizzato da sempre maggiori difficoltà relative alla carenza di lavoro e di reti di supporto, portando allo sviluppo di nuove forme di isolamento che hanno a loro volta causato un progressivo peggioramento delle fragilità pregresse nei ragazzi.

La Banca parteciperà attivamente al crowdfunding devolvendo 1,5 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online e con la compartecipazione alle donazioni di diverse società del Gruppo. La raccolta fondi resterà attiva fino al 30 giugno su For Funding, la piattaforma di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.

Una FORMULA, tanti progetti

Formula è il programma lanciato ad aprile 2021 da Intesa Sanpaolo, accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding, per promuovere iniziative in tutto il territorio italiano dedicate a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.

Intesa Sanpaolo contribuisce direttamente al crowdfunding, così come le diverse società del gruppo. Il crowdfunding è poi aperto a tutti i cittadini e alle imprese, clienti della banca e non, che possono donare online da www.forfunding.it, dove è visibile l’aggiornamento in tempo reale delle somme raccolte e la rendicontazione dei progetti già realizzati.

La selezione delle iniziative territoriali attive nella sezione Formula di For Funding vede il coinvolgimento delle Direzioni regionali della Banca, coadiuvate da Fondazione Cesvi, un’organizzazione umanitaria indipendente di alto profilo. Cesvi supporta Intesa Sanpaolo nell’individuare le migliori progettualità e monitorarne in modo sicuro e trasparente i risultati e l’impatto generato. Il programma si rinnova su base regolare con una serie di progetti a tema green, social e job attivati in tutta Italia e pensati per il sostegno di bambini, giovani, famiglie e anziani in condizioni di fragilità.

Nel 2021 le donazioni hanno toccato la cifra record di 11 milioni di euro, collocando For Funding al primo posto nel nostro Paese tra le piattaforme “donation and reward”.