BOLOGNA – I mercatini vintage sono il luogo ideale per trovare pezzi unici, ricchi di personalità e stile che aiutino a decorare e ad arricchire la propria casa e il proprio guardaroba con un impatto minimo sul portafoglio e sull’ambiente.
Alcuni forniscono poi l’occasione per fare del bene: è il caso del mercatino “Vintage e non” di Antoniano, che si terrà da giovedì 11 a lunedì 15 aprile all’interno della storica cornice dello Studio Televisivo dello Zecchino D’Oro di Bologna (via Guinizelli 11). L’evento, giunto alla trentaduesima edizione, è organizzato dalle socie di Antoniano Insieme e il ricavato verrà utilizzato per sostenere le attività riabilitative del Centro Terapeutico, che dal 1981 propone percorsi di riabilitazione, benessere e prevenzione per bambini, bambine e adolescenti con fragilità fisiche e cognitive e che nel 2023 ha accolto 880 pazienti, per un totale di oltre 9.800 ore di terapia, spaziando dalla logopedia alla musicoterapia, passando per il supporto neuropsicomotorio, psicoeducativo e psicologico, fino alla neuropsichiatria, attraverso un approccio multidisciplinare.
In occasione dell’evento solidale “Vintage e non”, Antoniano ed Elisabetta Nasi, Presidente dell’associazione Antoniano Insieme, condividono un vademecum con i consigli per riconoscere le occasioni più ghiotte e vivere al meglio i mercatini vintage.
Quando visitare un mercatino vintage
Il momento migliore per curiosare tra i banchi di un mercatino vintage dipende dal proprio obiettivo. Se si è alla ricerca di pezzi unici e specifici, è buona regola andare il primo giorno e subito dopo l’apertura, così da avere a disposizione la collezione completa e una scelta più ampia. Questo vale soprattutto per i capi firmati, spesso disposti separatamente e quindi più facili da individuare, e per le borse, che come afferma Elisabetta Nasi, sono tra gli articoli più venduti, ricercati e apprezzati. Se invece l’obiettivo è quello di risparmiare, allora meglio andare nelle ultime ore prima della chiusura: l’assortimento sarà ridotto, ma anche i prezzi.
Come scegliere un capo di abbigliamento
Quando si acquista un indumento a un mercatino vintage è bene controllare che il capo scelto non abbia macchie difficili da togliere. Al contrario, se gli abiti sono leggermente scuciti o bucati o le borse hanno la cerniera rotta non è un problema: possono essere portati a casa con sé e sistemati, dando loro una seconda chance.
“Le città sono piene di laboratori di sarte o di professionisti che, a prezzi accessibili, fanno tornare capi e accessori come nuovi. Anche la taglia può non essere un problema: un paio di pantaloni troppo lunghi può essere accorciato e vestiti oversize possono essere indossati con una cintura, meglio se vintage!”, spiega Elisabetta Nasi.
Come ridurre la propria impronta ambientale
I mercatini vintage sono anche delle ottime occasioni per fare del bene agli altri e al pianeta. Acquistare pezzi di seconda mano è infatti una scelta sostenibile che aiuta a ridurre gli sprechi, a dar nuova vita ad abiti e oggetti e, in alcuni casi, a impedire che diventino rifiuti, contribuendo a un’economia sempre più green e circolare. Secondo un’analisi condotta su sette diversi mercati, tra cui l’Italia, nel 2022 il second hand ha permesso infatti di risparmiare in totale oltre 25 milioni di tonnellate di CO2 e 1,5 milioni di tonnellate di plastica[1]. Il risparmio si ha anche in termini di risorse idriche: per produrre un chilo di cotone sono necessari 10.000 litri d’acqua, mentre per i prodotti in vera pelle il consumo è pari a 17.000 litri d’acqua al chilo[2]. Se si desidera un capo in puro cotone o vera pelle, quindi, meglio optare per il second-hand.
Attenzione alle etichette
Per acquisti più consapevoli è buona regola leggere sempre le etichette e le diverse composizioni, ma senza pregiudizi: i capi in poliestere o in altre fibre sintetiche derivate dal petrolio hanno un enorme impatto sulle risorse del pianeta, ma in passato venivano realizzati con tecniche, materiali e combinazioni più durature. Se l’indumento piace, meglio portarlo a casa con sé e dargli nuova vita, anziché rischiare che venga buttato via producendo ulteriori rifiuti.
Come fare un affare con opere d’arte, dischi o libri
I mercatini vintage sono un’ottima occasione per trovare quadri di artisti locali o litografie un tempo proprietà di gallerie d’arte. In questo caso, oltre che affidarsi al proprio gusto personale, è buona regola controllare l’autore e la tiratura, che se è limitata può indicare un vero affare. Lo stesso vale per i vinili — è importante che il disco e il foro centrale siano perfettamente integri — e per i libri, due oggetti per i quali la prima stampa è la più rara e, a distanza di anni, può valere molto di più del prezzo originale. Per riconoscerla, nel primo caso bisogna controllare le lettere e i numeri vicino o sull’etichetta, nel secondo l’informazione è riportata nelle prime pagine del volume.
Non dare peso ai set incompleti
Quando si parla di oggetti per la casa o per la cucina si tende a ricercare set completi, piuttosto che pezzi unici, perdendo però delle straordinarie occasioni. In alcuni casi, bicchieri, piatti e ceramiche molto ricercati vengono infatti messi in vendita singolarmente, quindi è buona regola aguzzare la vista e controllare i dettagli, senza farsi frenare dalla ricerca di un set intero. Per l’oggettistica raffinata in argento, per esempio, si possono controllare i punzoni che specificano il tipo di lega, mentre per le ceramiche è bene guardare il marchio di fabbrica e l’anno di produzione.
Chi è Antoniano
Antoniano, oggi diretto da Fr. Giampaolo Cavalli, nasce nel 1954 a Bologna dal desiderio di Padre Ernesto Caroli di mettersi al servizio dei più svantaggiati, valorizzando in parallelo il talento dei più giovani. Alla distribuzione di pasti caldi presso la mensa di Bologna e alle attività di sostegno per i più bisognosi, si affiancano lo Zecchino d’Oro (1959) e il Piccolo Coro dell’Antoniano (1963): due realtà nate dal desiderio di diffondere valori quali solidarietà, accoglienza, fraternità e cura per gli altri e per la terra. Intitolato alla memoria della sua fondatrice Mariele Ventre, il Piccolo Coro dell’Antoniano è oggi diretto da Sabrina Simoni. Grazie alle attività dello Zecchino d’Oro, negli anni è stato possibile sostenere i numerosi progetti sociali di Antoniano e ampliare la rete di mense francescane che, in Italia e nel mondo, offrono pasti e cure attraverso la campagna “Operazione Pane”. Attualmente si contano 20 mense nella Penisola, 1 in Siria, 3 in Ucraina e 1 in Romania. Musica e solidarietà trovano spazio anche nelle attività del Centro Terapeutico aperto a Bologna negli anni Ottanta, dove, attraverso un approccio multidisciplinare, si accompagnano e supportano bambini con diverse fragilità per favorirne lo sviluppo fisico e cognitivo.
[1] Second Hand Effect Report 2022
Spazio al vintage: il vademecum per fare affari (ma soprattutto del bene) ai mercatini second-hand
In occasione del “Vintage e non” (11-15 aprile), organizzato a sostegno del Centro Terapeutico, Antoniano condivide i consigli per vivere al meglio, in modo sostenibile e solidale, i mercatini di seconda mano
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