In oltre il 90% dei pazienti trattati l’intervento ha determinato o la completa scomparsa dei sintomi (80% dei pazienti) o una loro netta diminuzione (18% dei pazienti)
PARMA – È stato recentemente pubblicato, sulla rivista internazionale European Journal of Plastic Surgery, il primo lavoro italiano sulla terapia chirurgica mini-invasiva delle emicranie e cefalee muscolo-tensive occipitali, che riassume uno studio del Gruppo di ricerca dell’Università di Parma guidato dal prof. Edoardo Raposio, docente di Chirurgia Plastica del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo.
Dai risultati dello studio è emerso che in molti pazienti che soffrono di questa patologia comune e invalidante, chiamata solitamente “cervicale”, la causa dei sintomi e degli attacchi di cefalea è rappresentata dall’irritazione di un nervo superficiale (chiamato nervo occipitale e localizzato a livello della nuca, alla base del collo), di solito da parte di un piccolo vaso sanguigno a questi vicino.
Tramite una piccola incisione cutanea (in anestesia locale), l’intervento chirurgico mini-invasivo consiste nella visualizzazione del nervo occipitale bilateralmente e nella sua “sbrigliatura” dalle strutture vicine.
In oltre il 90% dei pazienti trattati, la semplice liberazione di tale nervo con concomitante legatura del piccolo vaso che ne determinava l’irritazione ha determinato o la completa scomparsa dei sintomi (80% dei pazienti) o una loro netta diminuzione (18% dei pazienti).
I risultati ottenuti grazie a questa pratica chirurgica mini-invasiva dal Gruppo del prof. Raposio hanno suscitato grande interesse a livello internazionale e sono stati presentati nelle scorse settimane nei principali Congressi mondiali di Chirurgia Plastica, quali il Congresso della Società Americana di Chirurgia Plastica, delle Società congiunte Inglese e Finlandese di Chirurgia Plastica e della Società Europea di Chirurgia Plastica.