CESENA – Sono oltre cinquanta le famiglie ucraine in arrivo sul territorio dell’Unione dei Comuni Valle Savio, ma il numero è destinato a crescere ancora. Quotidianamente, attraverso i canali istituzionali dell’Ente e tramite Asp Cesena-Valle Savio, pervengono segnalazioni di nuovi arrivi, perlopiù mamme con bambini e adolescenti (al 6 marzo, secondo i dati rilasciati dal Ministero dell’Interno, in Italia sono arrivati 14.237 cittadini ucraini: 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori). A questo proposito, la Prefettura di Forlì-Cesena ha richiesto ai rispettivi Comuni di raccogliere i dati identificativi, le copie dei documenti di riconoscimento e le dichiarazioni di ospitalità delle persone accolte. Per facilitare inoltre il censimento dei nuovi ingressi e al fine di fornire un punto di riferimento a tutte le famiglie che intendono ospitare le persone ucraine, l’Unione dei Comuni Valle del Savio, in coordinamento con la Protezione Civile intercomunale, ha attivato il numero 0547 356555 (operativo dal lunedì alla domenica) e un indirizzo di posta elettronica dedicato e a cui fare riferimento, accoglienza.ucraina@unionevallesavio.it.
“La popolazione civile ucraina – commenta il Presidente dell’Unione dei Comuni Valle Savio Enzo Lattuca – ha bisogno di assistenza immediata. Oltre alle diverse raccolte farmaci e alimentari in corso sul nostro territorio, attivate grazie alla grande rete solidale composta dalle associazioni di volontariato locali, dalle parrocchie e dai singoli cittadini, in stretto contatto con la Prefettura stiamo lavorando anche alla gestione dell’accoglienza dei profughi, con particolare riguardo all’individuazione di soluzioni abitative che consentano alle famiglie di restare insieme. I primi arrivi a Cesena e negli altri comuni dell’Unione si sono verificati a partire da venerdì: dopo un viaggio durato giorni, piccoli nuclei familiari hanno finalmente raggiunto parenti e conoscenti che vivono e lavorano qui ormai da anni. Nel corso di questi giorni di emergenza – prosegue il Presidente – i cittadini richiedono indicazioni circa la possibilità di aiutare concretamente i nuclei familiari in fuga dalla guerra. Per questa ragione, proprio per facilitare le attività di soccorso, sui nostri canali di comunicazione, dal sito dell’Unione e dei rispettivi comuni ai canali social, forniremo le prime indicazioni per gestire l’ospitalità e partecipare alle raccolte fondi attive e alle raccolte in corso sul nostro territorio”.
Una volta pervenute le informazioni richieste, il Servizio Sociale, attraverso due assistenti sociali, verificherà la natura delle segnalazioni pervenute e le eventuali ulteriori necessità assistenziale dei nuclei presenti sul territorio. Inoltre, lo Sportello Sociale ha avviato un primo confronto con il settore Scuola per agevolare gli inserimenti dei minori, con il Settore Anagrafe in riferimento all’iscrizione temporanea e con il Servizio Stranieri per collaborare al reperimento di mediatori linguistici.
I cittadini che desiderano comunicare la propria disponibilità ad ospitare le famiglie o a fornire altri aiuti concreti (aiuti medici/sanitari, mediazione culturale e linguistica) possono farlo compilando il form al link sottostante: https://www.unionevallesavio.it/emergenza-ucraina.