CESENA – Dopo essere fuggite dalla guerra e aver lasciato la propria terra, le famiglie ucraine arrivate in Italia, e nel territorio della Valle del Savio, cercano la normalità, che per i più piccoli significa anche tornare tra i banchi di scuola al fine di proseguire il percorso di formazione ed educazione. Nel giro di queste settimane i Servizi Sociali dell’Unione hanno registrato 42 richieste di inserimento scolastico nelle scuole primarie e secondarie. Nello specifico, sono 196 i minori ucraini ospitati a Cesena e dagli altri cinque Comuni della Vallata. Di questi, ben 42, a seguito di una richiesta di inserimento scolastico presentata dalle rispettive famiglie, frequentano le lezioni anche con il supporto di un mediatore linguistico.
“Sono 416 – commenta l’Assessora ai Servizi per la Persona e la Famiglia Carmelina Labruzzo – le persone arrivate dall’Ucraina e ospitate sul nostro territorio. Chiaramente si tratta di un dato in constante evoluzione che monitoriamo ora dopo ora anche con lo scopo di attivare in tempi rapidi la macchina organizzativa relativa alla prima accoglienza. Ben 196 sono minori e per molti c’è l’obbligo scolastico. Subito dopo il loro arrivo, alcune famiglie si sono rivolte ai nostri uffici per avviare la procedura di inserimento, molte altre invece sono state contattate dagli operatori del Centro di Documentazione Educativa ‘Gianfranco Zavalloni’ che, anche grazie al coordinamento venutosi a creare tra le Direzioni didattiche e i Servizi Sociali dell’Unione, danno avvio alla procedura richiesta. In questo senso, è importante che le famiglie ci comunichino la classe scolastica di iscrizione e se hanno la possibilità di spostarsi. Particolarmente importante inoltre è la presenza di amici o familiari che conoscono la lingua italiana. In mancanza di un tramite c’è la possibilità di attivare i mediatori linguistici e culturali. Il primo accompagnamento infatti prevede il servizio di sostegno psicologico e di supporto linguistico”.
Anche nel Cesenate inoltre ci sono studenti che conservano un rapporto diretto con i propri insegnanti ucraini e che, grazie alla Dad, quotidianamente riescono a collegarsi per svolgere le lezioni (7 studenti di scuola Primaria, 9 di Secondaria di Primo grado e 16 di Secondaria di secondo grado).
In relazione ai bambini e alle bambine 0-6 anni i Servizi Sociali sono affiancati dal Centro per le Famiglie al momento frequentato da 5 mamme e 5 bambini che ogni lunedì, martedì e venerdì mattina raggiungono la sede di Via Ancona grazie al servizio di trasporto garantito da Auser. “Le famiglie ospitate – prosegue l’Assessora – possono contare sulla rete solidale locale molto forte ma anche su una equipe multidisciplinare per l’accoglienza che identifica i bisogni di ciascuno con lo scopo di attivare progetti integrati di accoglienza. In questo senso il Centro per le Famiglie, proprio per non trascurare le relazioni e la socialità, si occupa anche dei servizi extrascolastici in riferimento a tutti i ragazzi e alle ragazze che intendono frequentare attività di diverso tipo nel pomeriggio. Sono diverse infatti le associazioni e le realtà locali che hanno comunicato la loro disponibilità per intervenire e dare supporto”.
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