Emergenza sanitaria West Nile, le azioni straordinarie del Comune di Bologna

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BOLOGNA – In seguito alla comunicazione della Regione Emilia-Romagna, del 12 agosto, che evidenziava un peggioramento dell’emergenza sanitaria West Nile, il Comune di Bologna ha  messo in atto una serie di azioni a partire da quelle per la tutela della popolazione anziana, che risulta essere la più fragile.

Ieri è stata sottoscritta un’ordinanza sindacale per far eseguire interventi adulticidi a tutti i soggetti gestori di Ospedali, Case di cura, Hospice, CRA, RSA, case di riposo, comunità alloggio, case-famiglia.

Inoltre sono state decise azioni straordinarie per il contrasto alla zanzara comune e al West Nile Virus, con un intervento pervasivo in tutti i tombini pubblici e privati intorno alle principali manifestazioni serali (oltre a rari interventi adulticidi).

Il Comune sta quindi intervenendo con prodotti larvicidi biologici contro le zanzare anche nelle tombinature private nelle aree intorno ai seguenti parchi: Montagnola; Parco Dopolavoro Ferroviario; Giardino Parker Lennon; Giardino delle Popolarissime; Villa Cassarini; Piazza Lucio Dalla; Piazza Pasolini; Villa Serena; Parco Caserme Rosse; Parco di Villa Angeletti.

La scelta dei siti di intervento avviene con un confronto con l’Ausl, sulla base della dimensione degli eventi di Bologna Estate e sulla base dei rischi che si sono individuati.

(non sono necessari in Piazza Maggiore).

Si precisa che i trattamenti in aree private che il Comune svolge saranno eseguiti solo nelle aree cortilive; gli operatori non devono quindi accedere agli appartamenti.

Continuano inoltre le attività di prevenzione.

1. Interventi larvicidi.

Le raccolte d’acqua sono i luoghi ove le zanzare crescono, da uova a larva ad insetto adulto.

I trattamenti larvicidi vengono effettuati, con cadenza mensile da aprile a ottobre, nei tombini delle aree pubbliche: scuole, edifici, parchi e strade. Il Comune tratta oltre 94.000 tombini, con un’efficacia superiore al 90 per cento.

Vengono eseguiti 6 cicli durante l’anno e 8 cicli nelle aree scolastiche.

Il prodotto usato per i trattamenti ha buona efficacia e durata e presenta bassissima tossicità verso gli organismi non bersaglio. Circa l’80% dei prodotti sono biologici, si degradano nell’ambiente e non producono derivati tossici.

La marcatura dei tombini trattati avviene mediante Gps (non più colorando i tombini con lo spray) e consente al Comune di verificare in tempo reale il trattamento in corso, individuando anche le eventuali mancanze.

I trattamenti larvicidi nei canali (Canale Navile, Canale Savena Abbandonato, etc.) vengono effettuati ogni 10 giorni.

2. Comunicazione e attività di porta a porta intorno ad alcune aree scolastiche.

All’interno dei fondi Pon Metro “cura delle cittadine e dei cittadini nella prossimità”, il Comune interverrà a breve con interventi di divulgazione e comunicazione intorno a sei plessi scolastici, distribuendo (nel mese di settembre) prodotti larvicidi biologici contro le zanzare per tombinature nelle aree private.

3. I patti di collaborazione

Il Comune di Bologna grazie al supporto delle Guardie Ecologiche Volontarie, utilizza i Patti di collaborazione per coinvolgere e attivare i cittadini nella lotta contro la zanzara non in maniera singola ma collettiva, per il trattamento di piccole aree private adiacenti. Per essere rilevante dal punto di vista dell’interesse pubblico, il patto di collaborazione non deve coinvolgere un solo condominio, ma almeno 5 edifici di grandi dimensioni o 8 se di piccole dimensioni.

Il cittadino che intende sottoscrivere un patto di collaborazione con l’Amministrazione deve:

  • sottoscrivere in Quartiere il patto di collaborazione;
  • ricevere dalle GEV ilprodotto biologico per i primi due trattamenti;
  • continuare fino ad ottobre con i trattamenti acquistando il prodotto nelle Farmacie oppure nel mercato on line.

Le GEV e la Polizia Locale provvede in particolare a eseguire attività di sanzionamento in sede di vigilanza.

4. Lancio di insetti maschi sterili

Il Comune esegue interventi sperimentali di lotta biologica contro le zanzare nell’area di Casteldebole ( Quartiere Borgo Panigale Reno), con il lancio di insetti maschi sterili in un’area di 70-80 ettari.

Gli insetti maschi sterili portano a sterilizzazione della popolazione delle zanzare femmina e ciò comporta un abbattimento compreso tra il 55-80% della popolazione di zanzara tigre.

I trattamenti nei tombini – nelle aree pubbliche e private – non devono interrompersi: dopo un primo intervento da parte del Comune i successivi devono essere a carico dei proprietari degli immobili.

L’impresa affidataria è il Centro Agricoltura Ambiente.

L’intervento costituisce un punto di avanguardia tecnologica applicata sul territorio.

5. Limitazioni all’uso di prodotti adulticidi tramite ordinanza

Un’ordinanza specifica da due anni prevede nuove regole in caso si ricorra a interventi adulticidi, che comportano l’uso di insetticida in atmosfera.

L’insetticida abbatte la presenza di insetti adulti solo per poco tempo e non ne elimina le cause: quindi è poco efficace, costa di più e ha un impatto maggiore sull’ambiente. L’obiettivo dell’ordinanza è di incentivare i trattamenti larvicidi preventivi, per i quali esistono prodotti biologici e metodi a basso impatto ambientale.

Un intervento di emergenza, che va attuato soltanto in caso di vera necessità, quando il numero di zanzare è molto alto, perché uccide tutti gli insetti presenti, anche quelli utili, e comunque è dannoso per l’ambiente.

Quando un proprietario deve eseguire un intervento adulticida, d’ora in poi lo deve comunicare ad Ausl. È obbligatorio, inoltre, eseguire un’attività di comunicazione ai residenti dell’area e dell’immediato intorno.

I trattamenti adulticidi negli spazi privati devono inoltre rispettare le prescrizioni e modalità di esecuzione regolamentate per legge e delle Linee Guida Regionali per il corretto utilizzo dei trattamenti adulticidi contro le zanzare.

6. Emergenze sanitarie Zika, Dengue e Chikungunya.

Nelle aree dove sono stati registrati casi di malattia importati (diffusione di virus come Dengue, Chikungunya e Zika), il Comune svolge un trattamento capillare in area pubblica e privata entro 24 ore dalla segnalazione (come previsto dal Piano nazionale di sorveglianza).

Nel 2024 sono stati riscontrati solo 2 casi confermati, in cui attivare il protocollo sanitario, oltre a un caso non confermato.