FORLÌ – Donne sole, in situazioni di disagio socio economico per colpa del covid. Donne con figli, disoccupate o con redditi molto bassi, in condizioni di fragilità domestica e psicologica. “La pandemia ha messo a dura prova gli equilibri e la capacità di resilienza di molte madri e lavoratrici di questa città. Per dare sollievo a queste situazioni di crisi, il Comune ha messo in campo azioni immediate sul fronte dell’emergenza abitativa e importanti soluzioni di protezione volte ad alleviare i contesti più critici.”
A fare il punto in Commissione Pari Opportunità sul sistema di accoglienza delle donne in situazioni di disagio socio-economico dall’inizio pandemia da Covid-19 ad oggi, è l’Ass.re al welfare Rosaria Tassinari.
“Nel 2020, su un totale di 34 assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica, 13 hanno riguardato sole donne, di cui 2 singole con invalidità e 11 nuclei mono genitoriali con uno o due figli. Nel 2021 lo stesso dato, seppur parziale poiché riferito al primo quadrimestre, ci dice che su 41 assegnazioni, 17 hanno riguardato donne di cui 2 singole e 15 nuclei mono genitoriali con da 1 a 3 figli. A queste vanno aggiunte altre 2 assegnazioni di alloggi popolari a donne caratterizzate da situazioni di particolare emergenza, di cui una a una invalida civile e l’altra a una donna sola con 3 figli, un’assegnazione di edilizia agevolate e ulteriori 5 assegnazioni di alloggi in locazione di cui 2 a donne sole e 3 a donne con figli minori. Un ruolo importantissimo nell’affrontare le fragilità femminili e le ricadute del covid sugli equilibri di genere lo ha avuto anche il nostro Centro Donna” – prosegue l’Ass.re Tassinari – “sono circa una ventina infatti le donne che nell’ultimo anno sono state inserite, grazie ai nostri preziosi uffici, in strutture di emergenza, alloggi protetti o case rifugio di cui 11 con figli a carico. Rispetto ai percorsi in uscita invece, una donna senza figli è stata collocata negli alloggi di via Porta Merlonia, quattro donne hanno individuato un’abitazione sul libero mercato, dieci donne sono rientrate presso l’abitazione coniugale, ad altre quattro è stato assegnato un alloggio popolare mentre sei donne hanno trovato soluzioni abitative da parenti o sono potute rientrare a casa a seguito dell’allontanamento dell’ex compagno o ex marito.”
“Certamente” – conclude l’Ass.re Rosaria Tassinari – “c’è ancora molto da fare per riconoscere la necessaria tutela a tutte quelle donne imprigionate in situazioni di disagio economico e fragilità emotiva. E su questa strada, come Amministrazione abbiamo intenzione di continuare il nostro futuro impegno.”
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