FORLÌ – Si è svolto questa mattina, in modalità a distanza, il tavolo di concertazione promosso dall’Amministrazione comunale con Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e CNA per fare il punto sugli effetti innescati sul tessuto socio economico locale dall’ultimo Dpcm.
“Abbiamo deciso di convocare d’urgenza le associazioni di categoria del nostro territorio per confrontarci su una situazione drammatica, che rischia di diventare esplosiva e di incrinare la tenuta del Paese” – hanno dichiarato in apertura il Sindaco Gian Luca Zattini e l’Ass.re alle imprese Paola Casara.
“Con la chiusura delle attività dei servizi di ristorazione alle 18.00 ci si è resi conto di quanto i pubblici esercizi siano importanti per la coesione sociale e la pubblica sicurezza delle nostre città. La tutela della salute pubblica e la battaglia contro il covid sono al vertice delle nostre priorità” – ha ribadito il Sindaco – “ma con questo Dpcm si è deciso di far pagare chi non aveva colpe e, in maniera assolutamente incomprensibile, si è deciso di chiudere luoghi aperti al pubblico che erano e sono sicuri a fronte di investimenti, programmazioni e protocolli di sicurezza in vigore già da mesi. Avremmo preferito un approccio più cauto, di buon senso, indirizzato a sanzionare chi non rispetta le regole e a circoscrivere le chiusure laddove realmente necessario.”
Di fronte al grido di allarme delle associazioni di categoria, l’Ass.re Casara ha ribadito “la vicinanza e l’attenzione di questa Giunta al mondo delle imprese. La misura sui dehors, approvata ieri pomeriggio in consiglio comunale, è al tempo stesso un atto di coraggio e uno strumento concreto per far ripartire l’economia e ridare ossigeno ai consumi. La chiusura a singhiozzo disposta dal governo Conte si sta rivelando ancor più pericolosa di un vero e proprio lockdown. Si è deciso di far chiudere bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema e teatri che in questi mesi avevano ripreso a lavorare in totale sicurezza, facendo investimenti importanti e adeguandosi alla normativa vigente e che oggi, al netto dell’evolversi del quadro epidemiologico, rischiano di pagare un prezzo altissimo in termini di incassi e di occupazione. Sarebbe stato più logico e corretto intervenire sul trasporto pubblico e su altre categorie caratterizzate da situazioni di assembramento.”
“Valuteremo se possibile” – ha concluso il Sindaco – “interventi puntuali dal punto di vista della fiscalità locale anche e soprattutto una volta venuti a conoscenza delle eventuali manovre di ristoro portate avanti dalla Regione e dal governo Conte”.