Andrea Maggi:”Comprendere la pesca sportiva amatoriale tra le attività consentite”
FERRARA – Riaprire le attività di pesca sportiva e amatoriale per dare la possibilità ai tanti appassionati di riprendere un’attività all’aria aperta che, per spazi e modalità garantisce la massima sicurezza e dare, contemporaneamente, una boccata d’ossigeno ad un settore con valenze sociali e di tutela dell’ambiente naturale.
E’ questa la proposta che l’assessore allo Sport Andrea Maggi ha inoltrato ufficialmente alla Regione Emilia Romagna, in vista di un graduale avvio della Fase 2.
“Facendomi interprete delle tante richieste che ricevo quotidianamente, chiedo di far rientrare, tra le attività sportive individuali consentite dalle disposizioni di contenimento del Covid 19, anche la pesca amatoriale. – ha scritto Maggi in una lettera indirizzata al presidente della Regione, Stefano Bonaccini – Tale attività sportiva infatti, non comporta contatti interpersonali ravvicinati e proprio per sua normativa interna, il pescatore o, al massimo, la coppia, non può sostare a meno di 10 metri da altro pescatore”.
Tale attività, rispettando il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione non comporta rischi di contagio ed anzi, consente a tanti appassionati di poter beneficiare di un’attività all’aria aperta, a contatto con la natura, con innegabili benefici dal punto di vista psico-fisico.
“La pesca sportiva e amatoriale è un settore importante nella nostra regione e in particolare nella nostra provincia – spiega il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, intervenendo sul tema -. E’ un’attività che conta molti appassionati, ben organizzata attraverso una rete di associazioni che ne possono garantire tutti gli aspetti di sicurezza sanitaria e con un grande valore di tutela e controllo delle risorse idriche e naturali”. Per il sindaco di Ferrara si tratta dunque di “un ambito da valorizzare nella fase della ripartenza, come richiesto dalle associazioni che ne seguono le attività”.