Misura prevista dal Piano Estate sicura nel caso di ondate di calore protratte. Allertata anche la Protezione civile. Alta l’attenzione sugli anziani soli segnalati
MODENA – È allerta meteo per il caldo: nel week end le temperature potranno raggiungere in città anche i 40 gradi. Allertata a Modena, almeno fino a sabato 14 agosto, l’unità di crisi distrettuale prevista dal Piano Estate sicura nel caso di ondate di calore protratte e sono stati allertati anche i volontari del Gruppo comunale di Protezione civile.
L’attenzione è alta soprattutto nei confronti degli anziani che, insieme ai bambini, costituiscono la fascia di popolazione che soffre maggiormente il caldo. Il Piano Estate sicura prevede infatti un monitoraggio particolare per la popolazione anziana che a maggior ragione dovrebbe evitare di uscire nelle ore più calde del giorno, bere tanto e mangiare alimenti freschi.
Attivato a giugno dal Settore Politiche sociali del Comune, in collaborazione col Dipartimento di Cure primarie dell’Azienda Usl e con le associazioni che fanno parte del gruppo di lavoro operativo, il Piano è da tempo entrato a pieno regime anche con il numero verde (800-493797) che offre accoglienza e ascolto a chi è in difficoltà psicologica a causa dell’isolamento, facilita l’attivazione dei servizi sociali o sanitari, fornisce informazioni su servizi e farmacie e attiva il pronto intervento.
Il Punto unico di accesso sociosanitario (Puass) cittadino, inoltre, ha mappato gli anziani di oltre 75 anni che vivono soli o con altri anziani e senza figli residenti in città. Per queste persone a rischio fragilità, circa 5.800, è stato stilato un elenco suddiviso in base ai medici di medicina generale che provvedono a contattare il Puass in caso di criticità. I medici possono anche indicare nuovi casi a cui prestare attenzione e in parallelo, il Puass è in contatto con gli ospedali per raccogliere ulteriori segnalazioni.
I casi segnalati, per lo più persone anziane che vivono sole, vengono anche contattate telefonicamente a cadenza regolare, solitamente due o tre volte a settimana dai volontari del Telefono Amico che collaborano attivamente con il Servizio di assistenza domiciliare e con i Poli sociali per quest’attività finalizzata anche a far sentire meno sole le persone anziane. Se la persona con la quale era stato concordato l’appuntamento telefonico non risponde, scatta poi l’allerta e si provvede d’urgenza ad accertarne le condizioni.
Rispetto ai periodi estivi degli scorsi anni, fino ad oggi, non sono stati segnalati incrementi negli accessi ai Pronto soccorso per conseguenze dovute al caldo, né sono aumentate le richieste di spesa o farmaci a domicilio. Ma si sta provvedendo ad allertare i servizi di accoglienza come previsto dal piano Estate sicura che, per i casi di emergenza in periodi con ondate di calore protratte, comprende appunto anche la costituzione dell’Unità di crisi distrettuale in grado di attivare una rete di servizi in caso di allarme e decidere le azioni da intraprendere. È prevista ad esempio l’implementazione di punti climatizzati o comunque freschi dove indirizzare le persone, l’organizzazione del trasporto, il monitoraggio costante delle situazioni più a rischio e, previa specifica ordinanza, l’accoglienza temporanea durante le ore più calde di alcuni anziani a rischio nelle strutture o servizi della rete e l’ospitalità di emergenza in strutture residenziali.
In generale, per contrastare il caldo i cittadini dovrebbero mettere in atto alcune buone pratiche, come evitare esposizioni dirette al sole e l’assunzione di alcolici o di bevande ghiacciate, fare pasti leggeri, chiudere le imposte nelle ore più calde, limitare l’uso di fornelli e forno, non indirizzare i ventilatori direttamente sul corpo, fare bagni e docce con acqua tiepida, non assumere integratori senza parere medico, passare più tempo possibile in ambienti con aria condizionata. Soprattutto alle persone anziane si raccomanda di evitare di stare soli, di tenere a portata di mano i numeri telefonici da chiamare in caso di bisogno e di chiamare il medico in caso di malessere.