La sindaca Tarasconi: “A loro chiediamo il rispetto delle regole, noi per primi dobbiamo dare l’esempio”
PIACENZA – Quattro incontri con una trentina classi, circa un migliaio di studenti tra i 14 e i 16 anni coinvolti, frequentanti il 1° e il 2° anno all’Isii Marconi, nei licei Colombini e Respighi: è il bilancio del percorso di educazione alla legalità condotto nelle scorse settimane dalla Polizia Locale in alcuni istituti superiori cittadini, con focus sulle conseguenze dell’abuso di alcolici e dell’uso di sostanze stupefacenti. Alla sindaca Katia Tarasconi – intervenuta in ciascuno degli appuntamenti accanto agli agenti Manuela Argentieri, Marco Cassinelli e Giordano Argentieri (affiancati, in quello conclusivo, dal comandante Mirko Mussi) – il compito di approfondire il tema delle regole di convivenza civile.
“È stato importante, per me, partecipare a questa iniziativa – sottolinea Tarasconi – per tanti motivi. Nel mio ruolo istituzionale, sono convinta che ogni occasione di confronto con i giovani sia preziosa, perché per trasmettere un messaggio educativo è fondamentale ascoltare il loro punto di vista, dialogare, far percepire che gli adulti possono davvero essere un punto di riferimento cui rivolgersi con fiducia. Ma anche condividendo con sincerità le mie emozioni e la mia esperienza personale di mamma, spero di aver aiutato qualcuno a riflettere e di aver comunicato a questi ragazzi, innanzitutto, il valore della vita”.
“Tutti noi, da adolescenti – prosegue la sindaca – ci siamo sentiti invincibili, istintivamente al riparo da ogni pericolo, padroni del mondo; il progetto della Polizia Locale, che ringrazio per la sensibilità e per l’impegno volto alla prevenzione, aveva lo scopo di spiegare ai ragazzi che siamo sempre responsabili delle nostre scelte e dei nostri comportamenti, anche nei confronti delle persone che ci circondano. Anche così si diventa cittadini più consapevoli, attenti agli altri, alla cura degli spazi e dei beni comuni, a cercare l’autenticità delle cose e non l’eccesso ad ogni costo”.
Agli studenti sono state mostrate immagini e frammenti di video effettuati durante le rilevazioni conseguenti a incidenti stradali. “La reazione immediata – spiega Manuela Argentieri – era quella che si può immaginare al cinema o davanti a un filmato diffuso sui social network. Poi, quando iniziava la lettura di un testo in cui si racconta la telefonata degli agenti di turno per notificare ai genitori la morte di un figlio, calava il silenzio e molti ragazzi non hanno trattenuto le lacrime. Ci sono stati momenti toccanti, che hanno colpito nel profondo e che auspichiamo, proprio per questo, non vengano dimenticati ma restino sempre come monito. Siamo grati anche alla sindaca Tarasconi, per la presenza costante a tutti gli incontri”.
Agli studenti coinvolti è stato illustrato anche l’iter che segue il rinvenimento di stupefacenti, con l’eventuale decisione della Prefettura di indirizzare i minori al Sert per controlli regolari e un percorso di riabilitazione, approfondendo inoltre i problemi, fisici e psicologici, che possono scaturire dall’abuso di queste sostanze e di alcolici. Infine, non è mancata una carrellata di fotografie di monumenti, arredi urbani e facciate di edifici imbrattati o oggetto di vandalismi, su cui la stessa sindaca ha posto l’accento esortando i ragazzi a considerare la città come la propria casa, con rispetto e con amore.