Eccidio Fonderie: “Il rumore del 9 gennaio”

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Modena, Palazzo Comunale

Martedì 9 gennaio, alle 17, al cippo dei caduti nell’area dell’ex stabilimento, la performance multimediale con suoni, luci, immagini e musica. Repliche ogni ora fino alle 20

MODENA – Suoni e voci, luci, immagini e musica per immergersi nel clima di quel 9 gennaio 1950 quando, nel corso di uno sciopero, sei operai delle Fonderie riunite di Modena vennero uccisi dalla polizia. Si intitola “Il rumore del 9 gennaio” la performance multimediale che sarà rappresentata nel giorno dell’anniversario dell’eccidio martedì 9 gennaio, a partire dalle 17, ai piedi del cippo dedicato ai caduti nell’area dell’ex stabilimento (in strada Santa Caterina). L’allestimento “site-specific”, realizzato dal collettivo Soundtracks, ha l’obiettivo di stimolare una comprensione più profonda di quanto successo in un luogo diventato simbolo dei conflitti operai del dopoguerra e di stimolare una riflessione sulla memoria collettiva come strumento per leggere il presente in una data civile fondamentale per la città di Modena.

Martedì 9 gennaio la performance sarà replicata alle 18, alle 19 e alle 20, e troverà poi una collocazione permanente negli spazi recuperati delle ex Fonderie.

Il progetto è ideato e promosso dal Comune di Modena, assessorato alla Cultura, e da Modena Città creativa Unesco per le media arts, ed è frutto della collaborazione tra Centro Musica e Istituto storico di Modena nell’ambito delle iniziative del Comitato per la storia e le memorie del Novecento.

“Il rumore del 9 gennaio” propone una traccia musicale composta per l’occasione e arricchita da registrazioni originali dell’epoca, estratti da documentari storici e fonti sonore contemporanee, integrata con field recording, sound design e innesti vocali. Il linguaggio musicale trae ispirazione principalmente dall’album “The Wall” dei Pink Floyd, in particolare il brano “Goodbye cruel world” riproposto in versione corale, e dalle atmosfere dei Godspeed You! Black emperor. Nella drammaturgia sonora, oltre alla musica rock, anche frammenti audio originali dell’epoca e brani musicali composti dal Collettivo Soundtracks. Il tutto è accompagnato da un lavoro di light design realizzato attraverso un software in grado di tradurre gli impulsi sonori in giochi di luci e di trasformare gli stimoli musicali in elementi visivi all’interno della performance.

Soundtracks è un progetto di residenza artistica del Centro Musica del Comune di Modena che lavora sull’integrazione tra linguaggi musicali e cinematografici. I musicisti del collettivo Soundtracks coinvolti nell’installazione sonora sono Lorenzo Marra (sintetizzatori e programmazione elettronica), Elena Roveda (flauto), Margherita Parenti (batteria e percussioni), Francesco Iacono (basso e synth), sotto la conduzione musicale di Corrado Nuccini.