CATTOLICA – Il 27 marzo torna l’appuntamento “Earth Hour”, l’ora della Terra, una grande mobilitazione globale del WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di vincere la sfida del cambiamento climatico e dare al mondo un futuro sostenibile. Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Cattolica ha deciso di “connettersi” ed aderire all’evento spegnendo la pubblica illuminazione nei sui edifici pubblici tra le 20,30 e le 21,30 di sabato sera. Interessati dall’iniziativa saranno Palazzo Mancini, il Palazzo del Turismo, il Museo della Regina, la Galleria Santa Croce e la chiesa di Sant’Apollinare. L’invito a partecipare all’iniziativa viene esteso dall’Amministrazione a tutta la comunità.
“La transizione ecologica – spiega il Sindaco Gennari – è più che mai in primo piano in questo momento. Uniti possiamo fare una grande differenza, per questo abbracciamo con entusiasmo le attività di sensibilizzazione in tema di sostenibilità. Il nostro impegno nel tempo è stato costante. Abbiamo da subito messo in campo azioni politiche che rendessero la nostra città il più possibile eco-friendly”. A cominciare dall’adesione, ad inizio 2017, al PAESC, il nuovo Patto dei Sindaci per il clima e l’energia, impegnandosi a ridurre le immissioni di gas climalteranti di almeno il 40% entro il 2030. Da qui la scelta di ricorrere solo a fonti rinnovabili, 100% verdi e certificate, per il fabbisogno energetico di Cattolica. Tra le varie misure intraprese, l’Amministrazione ha messo al bando l’utilizzo di stoviglie in plastica monouso per eventi pubblici, manifestazioni, sagre o feste, per puntare al riutilizzabile e al biodegradabile compostabile. Inoltre, tutti i progetti di riqualificazione ed i nuovi edifici rispettano le caratteristiche di eco-sostenibilità. Si pensi ad esempio ai prossimi lavori di efficientamento energetico della Piscina Comunale, o all’implementazione del fotovoltaico per opere quali il Centro Tennistico Leoncavallo, lo stadio Calbi e Palazzo Mancini. “Stiamo agendo in maniera fattiva su vari fronti si tratta – conclude Gennari – di fare uno scatto culturale e comprendere che anche piccole azioni locali possano riuscire ad avere un impatto globale”.
Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, l’“Earth Hour” si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi simbolo, per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici
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