“Ci aspettiamo che vengano fornite le prime risposte per affrontare i problemi sociali ed economici del territorio”
CESENA – E’ folta la delegazione romagnola che parteciperà all’atteso incontro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali convocato per il pomeriggio di martedì 5 marzo, per discutere delle difficoltà alle imprese ed alle famiglie del nostro territorio dalla chiusura dell’E45 a imprese, lavoratori e famiglie dei territori attraversati dalla superstrada e individuare le possibili misure di aiuto.
Nella Sala Giugni – individuata come sede dell’incontro – ci saranno, per il territorio romagnolo: Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena; Marco Baccini, Sindaco di Bagno di Romagna; Monica Rossi, Sindaco di Mercato Saraceno; Enrico Cangini, Sindaco di Sarsina; Enrico Salvi, Sindaco di Verghereto; Massimo Bulbi, Sindaco di Roncofreddo; Quintino Sabattini, Sindaco di Sogliano al Rubicone; Guglielmino Cerbara, Sindaco di Sant’Agata Feltria; Valerio Cangini in rappresentanza del mondo delle imprese; Roberto Salvi in rappresentanza del mondo del lavoro. Ma la platea dei soggetti coinvolti è più vasta: fra i convocati ci sono anche le Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Toscana, i sindacati Cgil, Cisl, Uil regionali, l’Inps.
“Attendavamo da tempo questa convocazione – sottolinea il Presidente dell’Unione Valle Savio Paolo Lucchi – e ci auguriamo che l’incontro di martedì possa fornire se non tutte, almeno le prime risposte per affrontare adeguatamente i problemi sociali ed economici del territorio, così duramente colpito dal mese di interruzione dell’E45 e dalle attuali limitazioni del traffico (i dieci milioni di euro stimati dal dossier di Unioncamere la dicono lunga sulle difficoltà provocate da questa situazione nel nostro territorio). In primo piano il tema degli ammortizzatori sociali e la richiesta, sottoscritta da tutti i partecipanti al nostro Tavolo di coordinamento, di attivazione della cassa integrazione per quei lavoratori dei Comuni dell’E45 che hanno visto diminuito o azzerato il loro reddito in conseguenza dell’interruzione della superstrada e che non ricadono nei criteri di utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge o che ne abbiano esaurito il diritto. E’ fondamentale che arrivino segnali positivi su questo versante, per impedire che la situazione si aggravi, in attesa che il viadotto Puleto venga completamente ripristinato, come ci è stato promesso”.