È morto il fisico e filosofo Silvio Bergia (FOTO)

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Era legato alla città di Cesena tramite la sua attività di ricerca

Silvio Bergia

CESENA – Ieri è mancato Silvio Bergia, fisico e filosofo, studioso di fama internazionale, già titolare della cattedra di Logica e Filosofia della scienza nel Dipartimento di Fisica di Bologna, dove ha insegnato anche Metodi Matematici della Fisica e Relatività. “Bergia – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – ha mantenuto un costante e felice rapporto con la città di Cesena e con le altre città romagnole e anche per questo ne ricordiamo l’opera  e l’umanità. La sua attività di ricerca, che lo ha portato a importanti riconoscimenti, si è svolta dapprima nell’ambito della fisica delle particelle elementari e quindi nei fondamenti della relatività generale e della meccanica quantistica, cosmologia e storia della fisica. In particolare, è stato uno dei maggiori esperti dell’opera einsteiniana, a cui ha dedicato diversi studi, in particolare il best-seller “Einstein e la relatività” del 1978”.

“Il suo sguardo – aggiunge Franco Pollini, ex direttore del teatro “A. Bonci” – è sempre stato di larga prospettiva: pur ancorato alla formazione e alla visione di scienziato e di fisico, non ha disdegnato incursioni significative in ambito filosofico che gli hanno riconosciuto anche i titoli accademici. La sua grande attenzione e disponibilità al colloquio e alla conversazione hanno motivato un’assidua azione a favore della didattica di alto livello, ma anche della diffusione delle conoscenze scientifiche in scuole di ogni ordine, in circoli culturali, in quartieri, in incontri tematici”.

Cesena ha conosciuto questa sua duplice opera in modo continuo e approfondito. I percorsi di ricerca hanno portato Bergia ad incontrare, nelle sale del Centro San Biagio, sede del Centro Interdipartimentale di Filosofia e Fondamenti della Fisica fondato dalle Università di Bologna-Lecce-Urbino e dal Comune di Cesena, da lui diretto per una decina d’anni, dal 1995 al 2005 , studiosi italiani e stranieri, confrontando le proprie ricerche con le altre, in un fiorire di contributi e di approfondimenti reciproci. In quegli anni, grazie anche alla sua opera, stimolata e sostenuta dai fondatori, i professori di Urbino Gino Tarozzi e Vincenzo Fano, e il rappresentante del Comune, Franco Pollini, Cesena ha conosciuto l’apice della sua riconosciuta fama, come ospite e animatrice della ricerca e della diffusione della conoscenza scientifica e filosofica nell’ambito specifico. In particolare, venne realizzato nel 1998-99 il Master in Fondamenti e Filosofia della Fisica, precursore dei Master universitari poi attivati in tutt’Italia, e dal 1998 la Scuola Estiva di Filosofia della Fisica, ancor oggi attiva, che negli anni ha permesso a centinaia di giovani studenti e ricercatori di interagire con importanti docenti di tutto il mondo. Così nel 2005 il suo 70esimo compleanno è stato festeggiato proprio a Cesena con alcune giornate dedicate al suo pensiero, analizzato nell’ampiezza di tutti gli aspetti scientifici e filosofici, in concomitanza con il Convegno dedicato ad “Einstein, filosofo e metodologo”, in occasione del cinquantenario della sua morte: una figura, quella di Einstein, che rappresentava per Bergia un faro e un esempio umano e metodologico, per la completezza generale della riflessione e per l’acutezza delle ricerche specifiche.

Non a caso, in occasione della XVIII Scuola Estiva, nel 2015, dedicata ad uno dei suoi temi preferiti “Einstein filosofo e scienziato”, per il centenario della Relatività generale, Silvio Bergia dedicò alla “più bella delle teorie esistenti” una serie di profonde e chiare relazioni, le sue ultime a Cesena e al Centro San Biagio.