Tra l’altro, è emerso che uno dei due era recidivo, perché aveva già compiuto lo stesso reato due anni fa.
Il primo episodio risale alla settimana scorsa: una pattuglia della Polizia Locale è intervenuta in via Roversano, dove un’auto aveva investito un ciclista (15 giorni di prognosi) per poi allontanarsi senza prestare soccorso.
Nel corso dei rilievi, gli agenti hanno trovato sul posto un profilo di plastica che a un successivo esame è risultato essere la calotta di uno specchio retrovisore con marchio Skoda.
Con questi pochi elementi gli operatori si sono messi alla caccia del veicolo pirata, una Skoda Roomster, e hanno proseguito le indagini interpellando i venditori di ricambi auto e invitandoli ad informare la Polizia Locale nel caso qualcuno avesse richiesto un pezzo di ricambio di quel tipo.
E infatti, pochi giorni dopo, una concessionaria ha segnalato che una carrozzeria aveva ordinato i pezzi di ricambio compatibili col veicolo ricercato.
Grazie a questa segnalazione e alle successive verifiche presso la carrozzeria gli agenti sono arrivati a casa del proprietario del veicolo danneggiato che aveva ancora i danni allo specchietto perfettamente compatibili con le parti ritrovate sul luogo dell’investimento.
Il proprietario del mezzo, un ottantenne cesenate, di fronte all’evidenza dei fatti non ha potuto negare la propria responsabilità.
Così, grazie al lavoro della Pm, il ciclista infortunato ora ha la certezza di venir risarcito, mentre il conducente della Skoda è stato denunciato a piede libero per fuga e omissione di soccorso. La patente gli è stata ritirata e verrà sospesa.
La seconda indagine, invece, ha preso le mosse da un tamponamento in via Madonna dello Schioppo.
Anche in questo caso, il responsabile dell’incidente si è subito allontanato senza prestare soccorso all’automobilista tamponato, che per fortuna ha subito solo lievi danni fisici (la prognosi è di 3 giorni). Più gravi, invece, i danni riportati dalla sua auto.
Ma dai rilievi della PM è subito apparso chiaro che anche il veicolo del pirata della strada doveva essere seriamente danneggiato, tant’è che sulla strada era rimasto un pezzo del paraurti anteriore.
Questo ritrovamento ha permesso di stabilire che il veicolo coinvolto era di marca Chevrolet.
Ma gli agenti non si sono limitati a questo: con un lavoro certosino hanno controllato anche i frammenti di carrozzeria distaccatisi al momento dell’urto, e in questo modo sono riusciti a risalire al modello e al colore, per poi avviare la ricerca sul territorio.
Due agenti della polizia municipale, coordinati dall’ufficio Sinistri, hanno verificato alcuni veicoli sospetti ed alla fine sono riusciti a individuare il veicolo investitore proprio grazie al confronto con i frammenti rinvenuti sul luogo dell’incidente, perfettamente coincidenti con i danni ancora presenti sul mezzo.
Non solo: da successivi approfondimenti è risultato anche che lo stesso veicolo era stato protagonista di un altro sinistro nel giugno 2016, abbattendo un palo della pubblica illuminazione e lasciando sul posto altri rottami.
Il conducente, un cinquantanovenne di origine ucraina, è stato denunciata all’autorità giudiziaria per i reati di omissione di soccorso e di lesioni stradali.
Oltre alla denuncia a suo carico, l’ucraino dovrà pagare una sanzione, che varia da 1500 a 6.000 euro e l’importo, inoltre, verrà raddoppiato per aver causato un incidente stradale. Dovrà inoltre consegnare la patente di guida, rilasciata dalle autorità ucraine, non la potrà più riavere per i prossimi due anni e, se sarà condannato, gli verrà revocata.
I due episodi dimostrano la raggiunta capacità operativa della Polizia Municipale nello sfruttare tutti gli strumenti investigativi al fine di individuare i veicoli coinvolti in incidenti stradali che si danno alla fuga.
“Voglio ringraziare gli agenti della polizia municipale per il preciso lavoro di indagine svolto –dichiara il sindaco Paolo Lucchi – In pochi giorni, infatti, sono stati capaci di individuare due conducenti che non solo hanno causato incidenti, ma – e questo è anche più grave – hanno scelto di non assumersi la responsabilità dei danni provocati ad altri. E, purtroppo, la fuga dopo gli incidenti pare un fenomeno in crescita.
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