BOLOGNA – Venerdì 14 aprile alle 18.30 presso lo studio Grabinski Point di Bologna (via Giuseppe Grabinski 2/G, ingresso libero) si inaugura Double Exposure, una originale e articolata mostra, a cura di Matilde Piazzi e Alessandro Kostis, che attraverso il diario di disegni di guerra dell’artista di Kyiv Inga Levi, i paesaggi sonori dell’artista di Odessa Vvanya Samokrutkin e l’inchiesta trans-temporale Russian Strike on the Kyiv TV Tower di Center for Spatial Technologies (CST) e Forensic Architecture (FA) vuole riportare sul piano della realtà, il discorso sulla guerra e sulla pace in Ucraina.
“Per fare questo”- precisano i curatori “ abbiamo invitato a prendere parola e spazio una pluralità di voci native e alleate, le sole che possano raccontarci l’orrore di una guerra vissuta e l’emancipazione della lotta”. Alla inaugurazione è presente l’artista Inga Levi. La mostra ha il supporto di LAZNIA, Centro per le Arti Contemporanee di Danzica.
Double Exposure, che prosegue fino a domenica 30 aprile, ha l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare a Pirogov First Volunteer Mobile Hospital (PFVMH) (primo ospedale volontario mobile), organizzazione non governativa di operatori sanitari civili, che fornisce assistenza medica in prima linea nella guerra in Ucraina.
Della Levi sono in mostra dodici disegni (matita su carta, 20,5 x 20, 5 cm) dalla serie Double Exposure, che l’artista kievana ha iniziato a realizzare dal terzo giorno dell’attacco russo e che conta, da allora, un disegno al giorno. L’opera è un atlante di delitti e di impressioni “malgrado tutto”, sovrapposizioni di immagini mediatiche e momenti personali cui si aggiungono didascalie essenziali, a svelare il male nel suo minimalismo, sorpreso nella banalità del reale. Oltre che documento e diario, Double Exposure è anche una potente riflessione su che cosa sia l’esperienza contemporanea della guerra, sospesa tra mediazione e percezione diretta. Dal 1 maggio l’intera serie sarà parte di una collettiva alla Ukrainskyi Dom, il Museo d’Arte Contemporanea di Kyiv che ancora non ha una sede.
I field recordings registrati durante la guerra e i mixtape di Vvanya Samokrutkin, diffusi ai piani della mostra, dilatano lo spazio accompagnando il pubblico in un viaggio sonoro da Odessa, sospesa tra i suoni dei raid aerei e quelli del rap underground, a Lviv, tra canti tradizionali ucraini registrati al teatro dell’Opera.
Russian Strike on the Kyiv TV Tower, la video inchiesta di Center for Spatial Technologies – gruppo di architetti, ricercatori ed educatori, con sede a Kiev – e Forensic Architecture – gruppo di ricerca multidisciplinare con sede alla Goldsmiths University di Londra – mostra, invece, come l’attacco russo alla torre della tv di Kyiv, dove tra il 29 e il 30 settembre del 1941 si tenne uno dei più atroci massacri della Shoah, Babyn Yar, sia non solo un crimine di guerra, ma si delinei come l’ennesimo tentativo di cancellare la memoria storica di un luogo.
Completa l’esposizione, sabato 15 aprile alle ore 18.30, la presentazione di Qui siamo in guerra. Anarchia, antifascismo e femminismo in Ucraina, Russia e Bielorussia, scritti e testimonianze della casa editrice anarchica Malamente alla presenza del curatore Nerofumo.
Qui siamo in guerra è una raccolta di interviste che si intrecciano a dichiarazioni politiche manifesto di combattentɜ anarchicɜ, femministɜ, comunistɜ ucrainɜ, russɜ e bielorussɜ – da Operation Solidarity a Rev Dia – a testimonianza dell’esistenza e della forza di un movimento di resistenza eterogeneo e antiautoritario.
Grabinski Point è uno studio di professionistɜ, un’associazione culturale, un luogo d’ascolto e di visione aperto. Ha inaugurato nel gennaio 2023 nell’omonima via bolognese, nel particolarissimo spazio (ha, oltre al piano a raso, due piani interrati) che dagli anni Settanta, per più di due decenni, è stato la sede del laboratorio di restauro cinematografico di Paolo Morsiani, il primo in città.
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
Inga Levi nata e residente a Kiev (temporaneamente vive a Danzica, Polonia). Dal 2000 si interessa allo spazio urbano, all’architettura e all’arte monumentale. Lavora con la grafica e la pittura. Si laurea in illustrazione presso il Politecnico di Kiev (NTUU KPI) nel 2011 dove studia illustrazione. Nel 2021 si laurea in Arte Contemporanea presso l’Accademia delle Arti Multimediali di Kiev. È borsista del programma Gaude Poland, 2021. Frequenta la Facoltà pluridisciplinare dell’Accademia delle Arti di Danzica, Polonia, 2022. Attualmente risiede a Danzica grazie al programma Extended workshop del Łaźnia Center for Contemporary Arts.
Vvanya Samokrutkin | Система sistema è una piattaforma artistica e musicale pluridisciplinare dedicata ad artistɜ innovativɜ attivɜ in diverse zone geografiche. Sostenere la sperimentazione di esperienze sonore fuori formato, marginali e no-go-zone è il principale obiettivo di система. Vvanya Samokrutkin (in arte Potvora) è un artista ucraino di stanza a Odessa, manager della piattaforma система.
FA – Forensic Architecture (FA) è un’agenzia di ricerca, con sede presso la Goldsmiths, University of London,che indaga sulle violazioni dei diritti umani, comprese le violenze commesse da Stati, forze di polizia, militari e corporation. Le indagini di FA utilizzano tecniche di analisi spaziale e architettonica all’avanguardia, indagini open source, modellazione digitale e tecnologie immersive, oltre a ricerche documentarie, interviste in loco e collaborazioni accademiche. I risultati delle indagini di FA sono stati presentati in aule di tribunale nazionali e internazionali, in inchieste parlamentari, in mostre presso alcune delle più importanti istituzioni culturali del mondo e sui media internazionali, oltre che in tribunali cittadini e assemblee comunitarie.
CST – Il Centro per la tecnologia spaziale è un gruppo di architetti, ricercatori ed educatori, con sede a Kiev,che sviluppa soluzioni ai problemi spaziali hackerando infrastrutture economiche, tecnologiche e politiche per dare forma alla città futura. Attualmente lavora all’analisi dei danni a civili causati dall’invasione russa dell’Ucraina.
Per Info:
Aperto tutti i giorni dalle 14.30 alle 18.30 fino al 30 aprile. Chiuso la domenica e il 25 aprile. Possibile prenotare fuori dagli orari di apertura scrivendo a grabinskipoint@gmail.com Ingresso libero. |
Ufficio Stampa:
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Vincenzo Branà
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