Ottimi riscontri del bando che si è chiuso il 4 settembre. Il Rettore Andrei: “Questi numeri confermano l’attrattività dei corsi dell’Ateneo”
PARMA – Si è chiuso con ottimi riscontri il bando per l’ammissione ai corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università di Parma: 834 le domande arrivate, con un incremento di circa il 12% rispetto all’anno scorso (745 domande). Particolarmente rilevanti, nel complesso, i risultati dei Dottorati di ricerca in Medicina molecolare e in Chimica, che hanno quasi raddoppiato il numero delle domande rispetto al 2017-2018: per Medicina molecolare da 20 a 38, per Chimica da 15 a 28.
Da segnalare anche l’elevato numero di domande (120) di studenti con laurea conseguita all’estero.
“Gli esiti di questo bando – commenta il Rettore Paolo Andrei – sono più che confortanti. L’alto numero di domande, moltissime delle quali presentate da studenti provenienti da altre sedi, anche estere, è estremamente importante, perché conferma l’attrattività dei corsi di Dottorato che l’Università di Parma è in grado di attivare. La presenza di tanti candidati fa inoltre ben sperare sulla possibilità di selezionare giovani di valore su cui investire per potenziare ulteriormente sia l’attività di ricerca, sia i rapporti col territorio. Proprio la collaborazione con il territorio va rimarcata, perché diverse borse di Dottorato sono state finanziate grazie alla sensibilità delle realtà che sul territorio operano, dalla Fondazione Cariparma alle aziende, in una sinergia virtuosa che per l’Ateneo è un valore indiscusso”.
Il Dottorato di ricerca rappresenta oggi il terzo grado della formazione universitaria, e fornisce le competenze necessarie per esercitare, sia in soggetti pubblici e privati sia nelle libere professioni, attività di ricerca di alta qualificazione. I corsi di Dottorato devono essere preventivamente accreditati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR, e per questo occorre che all’Ateneo proponente venga adeguatamente riconosciuta, anche a livello internazionale, una qualificata e continuativa attività di formazione, sia didattica sia di ricerca.
Nel 34° ciclo, il cui bando si è chiuso il 4 settembre, l’Università di Parma ha attivato 18 corsi di Dottorato, di cui 4 in convenzione con altri Atenei o Enti di ricerca, e partecipa attivamente ad altri 3 dottorati in convenzione. “Va segnalato – sottolinea Gianluca Calestani, Delegato per Dottorati di ricerca e Apprendistato di alta formazione e ricerca – che tutti i corsi di Dottorato con sede amministrativa a Parma sono considerati innovativi dal MIUR, avendo ottenuto, in alcuni casi anche simultaneamente, le qualifiche di internazionale, intersettoriale o interdisciplinare. Anche questo è ulteriore testimonianza dell’alto livello dell’offerta dell’Università di Parma”.
Per il 34° ciclo sono stati messi a bando 156 posti, di cui 145 coperti da borsa: frutto, questo, di un notevole impegno dell’Ateneo non solo in chiave economica ma anche nella sensibilizzazione e nel coinvolgimento delle varie realtà che operano sul territorio. Infatti, 84 borse sono state finanziate dall’Università sia direttamente (45 su fondi ministeriali stanziati su base premiale, 19 su fondi di Ateneo dedicati) sia in cofinanziamento con il contributo fondamentale della Fondazione Cariparma, mentre 20 borse derivano da convenzioni con altri Atenei o Enti di ricerca. Le altre borse sono frutto del lavoro dei collegi dei docenti, che attraverso una progettualità significativa, in termini di qualità e attrattività, sono riusciti a finanziarne non solo su propri fondi di ricerca (14) ma anche su fondi regionali (11) ed europei (5). Estremamente importante è risultato il coinvolgimento del mondo aziendale, che ha portato al finanziamento di ulteriori 10 specifici progetti di dottorato, di 7 dottorati industriali e di un dottorato in alto apprendistato.