PARMA – Un incontro inteso e ricco di spunti di riflessioni quello che si è svolto ieri pomeriggio a Palazzo del Governatore a Parma sul tema: “Donne, potere e vita pubblica. Percorsi, realtà, esperienze a confronto tra Marocco e Italia”, una vera e propria panoramica sulla realtà femminile nei due Paesi. L’iniziativa, patrocinata dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma, dall’Associazione Al – Amal, è stata realizzata con la collaborazione della Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, del Centro Interculturale di Parma e degli Amici d’Africa Onlus.
La consigliera comunale Nabila Mhaidra, presidente dell’Associazione Al – Amal, ha aperto l’incontro descrivendo lo spirito dell’iniziativa e il programma. L’incontro è stato condotto dalla giornalista Chiara Cacciani.
L’assessora alle Pari Opportunità, Nicoletta Paci, ha messo in evidenza quanto il percorso volto al riconoscimento dei diritti in alcuni paesi sia ancora ricco di difficoltà. “Non si devono mai dimenticare i traguardi raggiunti. L’assessorato alle Pari Opportunità lavora ed è in costante ascolto affinché i diritti possano essere sempre più esigibili da tutte e da tutti” ha detto l’assessora.
Presente anche il Vice Console Generale del Regno del Marocco a Bologna che ha portato i saluti del Console e ha passato in rassegna le “vittorie” che le donne marocchine hanno raggiunto confermando il pieno sostegno.
Maria Gabriella Saponara ha ripercorso le tappe fondamentali che l’hanno portata a ricoprire la l’incarico di Senatrice della Repubblica Italiana.
Le testimonianze di Fatima Ben El Hassane, Parlamentare e Vicesindaca della città di Tangeri e di Fatima Zohra Ech Chaikhi, Vicesindaca della città di Tetouan hanno raccontato alcuni aspetti della storia e della realtà marocchina.
Un incontro che ha approfondito la dimensione delle donne del Marocco. A distanza di quasi un decennio dalle primavere arabe, su un dato gli osservatori esperti sono d’accordo: la presenza, compatta e senza precedenti, delle donne nelle manifestazioni, nelle marce e nei presidi ha caratterizzato le primavere arabe sin dall’inizio. La mobilitazione di milioni di donne non è stata casuale. I motivi alla base delle primavere arabe sono in gran parte femminili. Le richieste di giustizia e rispetto dei diritti, per un ruolo nell’istruzione, nell’informazione, nella politica e nella vita pubblica.