Il testo, che Garboli pronunciò nel novembre 1983 al convegno su Antonio Delfini alla Fondazione San Carlo di Modena, si potrà scaricare gratuitamente dalla rete (informazioni e download da www.comune.modena.it/ildondolo e www.mlol.it). La copertina è un’opera dell’artista Gianluigi Toccafondo, realizzata per l’affresco digitale della Biblioteca Delfini di Modena.
“Se fossi un editore, radunerei tutti i suoi libri in un volume unico. Lo farei subito, senza perdere un solo istante” scriveva Natalia Ginzburg su “La Stampa” il 12 gennaio 1971. Antonio Delfini era morto il 23 febbraio 1963 e nello stesso anno aveva vinto, postumo, il premio Viareggio con “I racconti”, pubblicati dopo la morte da Attilio Bertolucci per Garzanti. “Più passano gli anni – commenta Cottafavi – più lo scrittore modenese, irregolare, dilapidatore, autore di racconti indimenticabili, come ‘Il ricordo della Basca’ e ‘Una storia’, si impone come uno dei più importanti autori italiani del Novecento. Il ‘10 giugno 1918’ è un racconto magnifico, in cui Delfini gira per la città con la bicicletta che la mamma gli ha regalato per il compleanno. ‘La bicicletta di Delfini’ è il testo di Cesare Garboli che riproponiamo: Delfini è il personaggio di un romanzo che aspetta di essere scritto. Garboli ce lo racconta. E uno dei compiti de ‘Il Dondolo’ – prosegue Cottafavi – è rigenerare la lettura dei testi di Delfini.”
“Il Dondolo” aveva già pubblicato, infatti, “Delfini” di Natalia Ginzburg, anche in questo caso con la copertina di Toccafondo. Una pagina preziosa, scritta dalla grande autrice in occasione della pubblicazione per Einaudi, nel 1982, dei “Diari” di Antonio Delfini a cura della figlia Giovanna, con la prefazione di Garboli.
E proprio in questi giorni Einaudi sta pubblicando, nella prestigiosa collana de “I Millenni”, una nuova edizione dei “Diari” di Antonio Delfini curata da Irene Babboni con una nuova introduzione di Marco Belpoliti. La lunga prefazione che Garboli scrisse per l’edizione del 1982 è stata ripubblicata quest’anno da Minimum Fax in un libro autonomo intitolato “Un uomo pieno di gioia”, con la prefazione di Emanuel Trevi. Così come Garzanti ha appena ripubblicato (con l’introduzione d Roberto Barbolini e la cover di Toccafondo) l’edizione del 1963 de “I racconti”, con i quali Delfini vinse il premio Viareggio. “Uno dei libri più belli e sfortunati del Novecento”, scrisse Garboli.
La casa editrice digitale del Comune di Modena “Il Dondolo”, che ha il sostegno di Bper Banca, ha pubblicato finora 54 titoli. Gli e-book si scaricano dalla piattaforma digitale Mlol (www.mlol.it).
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