Don Giovanni di Arturo Cirillo dal 13 al 16 febbraio all’Arena del Sole di Bologna

13
Don Giovanni_DSF2454_foto Tommaso Le Pera

BOLOGNA – Dal 13 al 16 febbraio arriva in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna il Don Giovanni di Arturo Cirillo, che intreccia due testi teatrali, quello in prosa del ‘600 di Molière e il libretto in versi del ‘700 di Da Ponte per l’opera di Mozart. Anche interprete nei panni del famoso libertino, Cirillo è affiancato sul palcoscenico da Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini. Lo spettacolo ha le scene di Dario Gessati e i costumi di Gianluca Falaschi, storici collaboratori di Cirillo che hanno reinventato le sfaccettature contemporanee ispirandosi al Don Giovanni cinematografico di Joseph Losey; l’adattamento delle musiche è a cura di Mario Autore e le luci di Simone De Angelis.

Una produzione di Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.

Arturo Cirillo ha deciso di raccontare il mito di Don Giovanni, usando forme e codici diversi, conservando la capacità di lavorare su un “comico paradossale e ossessivo di Molière, che a volte sfiora il teatro dell’assurdo”, e la poesia e la leggerezza di Da Ponte. Mentre la musica di Mozart riesce a raccontare sia la grazia che la tragedia di questa storia.

Fondamentale in questo Don Giovanni, come altre recenti creazioni del regista, è il rapporto tra musica e parola, in un’operazione che mette insieme tante visioni legate al personaggio di Don Giovanni, «così come tanti sono i modi di interpretare la natura dei miti nel corso dei tempi. Perché in fondo – afferma Cirillo – questa è anche la storia di chi non vuole, o non può, fare a meno di giocare, recitare, sedurre; senza fine, ogni volta da capo, fino a morirne». 

Note di regia

La mia passione per il personaggio di Don Giovanni, e per il suo inseparabile alter ego Sganarello (come Hamm e Clov di “Finale di Partita”, o come Don Chisciotte e Sancho Panza) nasce all’inizio soprattutto dalla frequentazione dell’opera di Mozart/Da Ponte. Sicuramente i miei genitori mi portarono a vederla al San Carlo di Napoli, come sicuramente vidi il film che ne trasse Joseph Losey nel 1979. Ma l’incontro veramente decisivo con questo personaggio, e con l’opera mozartiana, avvenne intorno ai miei vent’anni, epoca in cui frequentavo l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Uno storico insegnante di Storia della Musica, Paolo Terni, ci fece lavorare proprio sul “Don Giovanni” e in una forma che potrei definire di “recitar-cantando”, in cui ci chiese di interpretare il bellissimo libretto di Lorenzo Da Ponte (bellissimo per poesia, musicalità e vivacità, ma anche perché – e non lo dico solo io – è una delle opere più alte, dal punto di vista linguistico, della letteratura italiana). Oltre al libretto dapontiano recitavamo rapportandoci con la musica di Mozart, con i suoi ritmi e le sue melodie. E in quella occasione questa irrefrenabile corsa verso la morte (l’opera si apre con l’assassinio del Commendatore e si conclude con lo sprofondare di Don Giovanni nei fuochi infernali), questa danza disperata, ma vitalissima, sempre sull’orlo del precipizio, questa sfida al destino (o come direbbe Amleto: “al presentimento”) mi è apparsa in tutta la sua bellezza e forza. Negli anni successivi (come chi conosce un po’ il mio teatro sa) tra i miei autori prediletti si è imposto decisamente Molière, quindi mi è parso naturale lavorare su una drammaturgia che riguardasse sia il testo di Molière, appunto, che il libretto di Da Ponte. Anche il discorso musicale da tempo, o forse da sempre, mi coinvolge, e quindi ho deciso di raccontare questo mito, che è Don Giovanni, usando forme e codici diversi, conservando di Molière la sua capacità di lavorare su un comico paradossale e ossessivo, che a volte sfiora il teatro dell’assurdo, e di Da Ponte la poesia e la leggerezza, a volte anche una “drammatica leggerezza”. Poi c’è la musica di Mozart che di questa vicenda riesce a raccontare sia la grazia che la tragedia ineluttabile.

Perché in fondo questa è anche la storia di chi non vuole, o non può, fare a meno di giocare, recitare, sedurre; senza fine, ogni volta da capo, fino a morirne.

Arturo Cirillo  

Prossime date:

dal 18 al 23 febbraio – Torino, Teatro Gobetti

27 febbraio – Adria (RO), Teatro Comunale

dal 28 febbraio al 2 marzo – Pordenone, Teatro Verdi

5 marzo – Avezzano, Teatro dei Marsi

dal 7 al 9 marzo – Siena, Teatro dei Rinnovati

dal 11 al 13 marzo – Thiene (VI), Teatro Comunale 

Vengo anch’io! Laboratori creativi per bambin* mentre i grandi sono a teatro

Sabato 15 febbraio alle ore 19.00 si terrà il laboratorio Creazione di un misterioso silent book con la tecnica del papier découpéa a cura di Kilowatt.

L’artista francese Henri Matisse negli anni quaranta inventa il papier découpé, un tipo di collage che consiste nel ritagliare direttamente il colore per poi applicare le forme ritagliate su carta e creare delle composizioni; Matisse chiamava questa tecnica “dipingere con le forbici”. Ispirandosi alla lettura di un misterioso silent book, che sembra realizzato solo con ritagli di carta colorata, le bambine e i bambini racconteranno la loro serata a teatro utilizzando la tecnica del dipingere con le forbici con carta da riciclo, di diverse consistenze e cartoncini di varie forme e colori.

Il costo di ogni appuntamento è di 7 € per bambin*, 10 € se le/i bambin* sono 2 oltre al prezzo del biglietto dello spettacolo per i genitori ridotto del 20%. Disponibilità limitata e fino a esaurimento posti.

Prenotazione obbligatoria, entro il giorno precedente al laboratorio, a: ufficioscuola@arenadelsole.it | tel. 051 2910950 | 347 1671833

 

 

 

 

 

 

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 

Prezzi dei biglietti: da 7 € a 27 €

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com

Teatro Arena del Sole

Via dell’Indipendenza 44, Bologna 

dal 13 al 16 febbraio 2025

Sala Leo de Berardinis

giovedì e venerdì ore 20.30 | sabato ore 19.00 | domenica ore 16.00

Don Giovanni

da Molière, Da Ponte, Mozart

adattamento e regia Arturo Cirillo

con Arturo Cirillo (Don Giovanni)

e con Giacomo Vigentini (Sganarello); Giulia Trippetta (Donna Elvira); Irene Ciani (Donna Anna); Francesco Petruzzelli (Don Ottavio); Rosario Giglio (Don Luigi); Francesco Petruzzelli (Masetto); Irene Ciani (Zerlina); Francesco Petruzzelli (Un povero); Rosario Giglio (Commendatore); Rosario Giglio (Signor Quaresima); Francesco Petruzzelli (Ragotino, lacchè di Don Giovanni)

scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

luci Paolo Manti

musiche Mario Autore

regista assistente Roberto Capasso

assistente scenografa Eleonora Ticca

costumista collaboratrice Anna Missaglia

produzione Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

foto di Tommaso Le Pera

durata 1 h e 35 minuti