L’1 aprile si entra liberamente a orario continuato dalle 10 alle 19 alla mostra al Foro Boario, aperta lunedì 2 aprile, Pasquetta dalle 16 alle 20. Aperti gratuitamente i Musei civici
Definita da Cicerone “firmissima et splendidissima”, una delle più importanti colonie romane dell’Italia settentrionale, “Mutina” si trova al di sotto delle strade del centro storico, custodita dai depositi delle alluvioni che si verificarono in epoca tardoantica. Con le celebrazioni del 2017 si è voluto renderla percepibile con diverse iniziative e ora con la mostra che ne racconta le origini, lo sviluppo e il lascito che ha trasmesso alla città moderna. Un racconto in un linguaggio accessibile, fondato su dati archeologici e storici esaminati con sguardo multidisciplinare grazie alle collaborazioni di studiosi di diversi ambiti scientifici.
Nell’esposizione i reperti e le opere d’arte, accostati a testimonianze provenienti da altri musei, affiancano le ricostruzioni virtuali dei principali monumenti di Mutina (le mura, il foro, l’anfiteatro, le terme, una domus) realizzate a cura di Altair4 Multimedia e videoracconti che fanno da contrappunto alla descrizione dalle città dal periodo precedente la sua fondazione, nel 183 a.C., alla decadenza nella tarda età imperiale. Tra le novità che si presentano per la prima volta al pubblico, le decorazioni parietali con scene figurate tracciate con pigmenti pregiati e stucchi a rilievo, equiparabili per qualità a quelli di Pompei, esposte a fianco di elementi di arredo di pregio artistico. www.mutinasplendidissima.it
Per Pasqua e Pasquetta saranno aperti con ingresso gratuito dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 anche i Musei civici al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino. Oltre alle collezioni, sarà possibile ammirare nella sala Sernicoli il Drappo con stemma Estense donato ai Musei dal Lions Club.
Il manufatto, unico nel suo genere e riferibile tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, è tornato a Modena grazie al generoso dono del Lions Club Modena Host dopo un passaggio presso la collezione di armi John Woodman Higgins del museo americano Worcester Art Museum.
Quale fosse la funzione del drappo è ancora oggetto di indagine: la dimensione corrisponderebbe a quella di una “portiera”, come pure il grande stemma estense incorniciato da volute; tuttavia la tecnica (tasselli di leggerissimo taffetas di seta cuciti l’uno all’altro in modo da ottenere lo stesso disegno su entrambe le facce) sembrerebbe più consono a una bandiera o a un vessillo.
L’attento restauro conservativo, finanziato dal Lions Club Modena Host e da Cantore Galleria antiquaria, è stato condotto da RT Restauro Tessile di Albinea (Reggio Emilia). www.museicivici.modena.it
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