La mattinata si aprirà alle ore 11.00 al Multiplo con un importante momento di approfondimento condotto da Gianfranco Pasquino e organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Carmen Zanti dal titolo “Riformismo/i: bisogna immaginare Sisifo felice”. Il politologo torinese rifletterà sull’attualità e sulle prospettive del riformismo nell’attuale panorama politico italiano e internazionale. L’incontro è aperto a tutti previa prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Pasquino si è laureato in Scienza politica con Norberto Bobbio e specializzato in Politica Comparata con Giovanni Sartori. È stato Professore di Scienza politica nell’Università di Bologna e nominato Emerito nel 2014. Ha insegnato alla Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze, alla School of Advanced International Studies di Washington, D.C., alla Harvard Summer School, all’Università di California e Los Angeles. Ha ottenuto tre lauree onorarie: dalle Università di Buenos Aires e di La Plata e dall’Università Cattolica di Cordoba. Dal luglio 2005 è socio dell’Accademia dei Lincei.
La mattinata si concluderà presso l’edicola del Multiplo, con lo svelamento del busto, realizzato nel 1922 e donato al Comune dall’Ambasciata a Roma dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Il busto, custodito per diversi anni nell’ex Municipio nonché ex biblioteca, fa parte della storia del paese e ogni anno sono migliaia le persone che passano da Cavriago per visitare la piazza e la copia del busto in essa collocata. Il rapporto tra Lenin e Cavriago è un avvenimento che ha segnato la storia del paese e di cui i cittadini e le cittadine cavriaghesi conservano ancora oggi preziosi ricordi. Molti di loro chiedono da tempo che l’originale sia nuovamente esposto al pubblico, ed è per questo motivo che si è deciso di renderlo nuovamente visibile a tutti.
“Cavriago non è il paese del busto di Lenin, ma il busto di Lenin è parte della storia di Cavriago e dei suoi abitanti.” Dichiara la Sindaca di Cavriago Francesca Bedogni. “In questi anni il Comune e le associazioni culturali del paese hanno ricostruito, studiato e riflettuto su questo simbolo che ha spesso diviso, ma che ha anche mostrato l’apertura di questo piccolo paese di provincia a guardare oltre i propri confini, a cercare ispirazioni, a tornare sui propri passi quando necessario. Cavriago resta un paese ribelle dentro, lo è sempre stato, ce lo hanno raccontato intellettuali e storici, persone nate e cresciute a Cavriago, persone che per Cavriago sono solo passate.”
“L’emeroteca di Multiplo è il luogo dedicato alla storia locale” continua l’Assessora alla Cultura Martina Zecchetti “Il busto verrà collocato lì, insieme alle pubblicazioni che raccontano la storia e la tradizione cavriaghese, senza alcuna volontà celebrativa, ma nel rispetto dell’importanza della storia e della memoria, per non smettere mai di ricordare, per non smettere mai di studiare e scoprire.”
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