Tradizioni e riti della campagna protagonisti tra sapori tipici, balli popolari, racconti del passato e il grande falò propiziatorio che saluta l’arrivo della primavera. Tema di questa edizione è la casa rurale in Romagna, centro della vita del mezzadro e risorsa per la sua produzione
FAENZA (RA) – In continuità con la mezzadria, tema centrale dello scorso anno, è la casa rurale in Romagna, luogo dove si svolgeva la vita del mezzadro e della sua famiglia, il filo conduttore dell’edizione 2024 dei “Lòm a Mêrz”. La festa popolare con cui, sotto la preziosa egida del gruppo “Il lavoro dei contadini”, la Romagna saluta l’arrivo della primavera tornerà puntuale domenica 3 marzo alla Torre di Oriolo. Ancora una volta gli antichi riti agresti, la natura e i sapori tipici del territorio saranno protagonisti di una giornata dedicata alle tradizioni più autentiche della campagna faentina.
Alle ore 10.45 si apriranno le porte del parco panoramico ai piedi del fortilizio medievale, dove dalle 12 fino alle 21.30 un punto ristoro proporrà specialità della tradizione romagnola a base dei prodotti delle aziende agricole di Oriolo.
Dalle ore 13.30 grazie alla presenza della Biblioteca Somara, storie e leggende cammineranno a dorso d’asino insegnando le emozioni degli animali e il rispetto per le creature della campagna. Alle ore 15, nella Sala del Castellano, appuntamento con “Pagine di natura e di sapere: Romagna una Terra da scoprire”: il fotografo e giornalista specializzato in fotografia naturalistica e food Mirco Villa presenterà alcuni video con i lavori di ricerca condotti su tradizioni, paesaggi, cucina e vitigni romagnoli; i filmati saranno trasmessi per tutto l’arco della manifestazione.
Durante il pomeriggio, con una breve passeggiata, si potrà visitare una casa contadina di una volta allestita a museo di strumenti agricoli: un tuffo in un tempo passato da non dimenticare! Come sempre non mancheranno poi i giochi popolari della tradizione romagnola adatti a tutta la famiglia, mentre alle ore 17.30 inizierà il concerto dei “Taverna de Rodas”, vivace band che tra chitarra, basso, percussioni, violino, fisarmonica e voci propone una miscela di musica folk capace di trasmette una genuina passione per la cultura antica e le tradizioni locali.
L’atmosfera magica dei Lòm a Mêrz inizierà a riempire l’aria alle ore 17.45 con il calar del sole; alle ore 18 sarà acceso il grande falò nel quale saranno bruciati simbolicamente, insieme a rami secchi e resti delle potature, i freddi e le fatiche dell’inverno, invocando con il tradizionale scongiuro propiziatorio una primavera benevola per la campagna. Attorno al fuoco andranno in scena canti e balli della tradizione romagnola.
Durante la giornata si potranno visitare gli allestimenti della tradizione ospitati all’interno della Torre. La manifestazione si concluderà alle ore 22. In caso di maltempo l’evento sarà replicato domenica 10 marzo con lo stesso programma.