L’appuntamento sarà con “Celeste Aida”, titolo evocativo della celebra opera verdiana di cui docenti e studenti del Conservatorio Nicolini riproporranno – con la partecipazione di un’ospite d’eccezione, il mezzosoprano Anna Maria Chiuri – alcune tra le arie più amate. Ad arricchire la suggestione del concerto, che si svolgerà tra i preziosi reperti di storia millenaria, sarà l’introduzione storica ai brani a cura del professor Paolo Rossini e l’analisi drammaturgica del professor Roberto Recchia. “Concludiamo una rassegna ambiziosa e necessaria per Piacenza – commenta l’assessore a Università e Ricerca Francesco Brianzi – in grado di attrarre grandi nomi della cultura e delle istituzioni museali italiane e internazionali, ma anche di far dialogare, in questo contesto unico, le altissime competenze e i profili accademici che gli atenei cittadini possono vantare, come sempre partecipando con generosità alle iniziative che possono far crescere il territorio. Rendendo omaggio, peraltro, alla figura di Giuseppe Verdi, che onoriamo con coerenza e originalità richiamando il fatto che Aida nacque proprio da un soggetto originale di Auguste Mariette, fondatore del Museo del Cairo e padre dell’egittologia contemporanea”.
Si potranno ascoltare, nell’occasione, “Celeste Aida” intonata dal tenore Kim Donghyun, il duetto dal IV Atto “L’aborrita rivale” riproposto dalle voci di Anna Maria Chiuri e del tenore Marco Berti, per terminare con “Gloria all’Egitto e Marcia Trionfale” per coro e trombe. Al pianoforte, il Maestro Corrado Casati. Infine, il docente di pianoforte del Conservatorio Marcello Mazzoni eseguirà “Parafrasi su Aida (Danza Sacra e Duetto Finale)” di Franz Liszt.
“Non poteva esserci conclusione migliore – sottolinea l’assessore alla Cultura Christian Fiazza – per una mostra che in questi mesi ha saputo non solo catalizzare l’attenzione di un pubblico ampio e diversificato, ma ha offerto ai visitatori e alla nostra comunità una preziosa opportunità di arricchimento culturale, didattico ed educativo, grazie a un approccio inedito, fortemente interattivo e dinamico, nella fruizione di beni che rappresentano un vero e proprio patrimonio dell’umanità. Così come lo è il nostro Maestro, Giuseppe Verdi, di cui domenica pomeriggio celebreremo la grandezza mettendola in relazione con le straordinarie icone della storia antica che abbiamo avuto l’onore di esporre a Piacenza, anch’esse conosciute e amate in tutto il mondo”.
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