Domani i poeti Umberto Fiori e Gabiella Sica a Bologna

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Mercoledì 15 febbraio, alle 17.30, al Grand Hotel Majestic: “Un thè con la poesia”. Anche il futuro dell’Europa, di una comunità divisa, diventa una scommessa in versi

Umberto FioriBOLOGNA – La poesia è lo specchio del singolo nella comunità a cui appartiene. Domani, mercoledì 15 febbraio, alle 17.30, gli scrittori Gabriella Sica e Umberto Fiori saranno ospiti del Grand Hotel Majestic e affronteranno l’argomento da due punti di vista opposti, sulle note di Sebastiano Moncata del Conservatorio “G. B. Martini”.

Se la prima riporterà alla luce la storia dell’Europa, della sua necessità di coesione dalle origini a oggi, il secondo evidenzierà il peso che una metropoli come Bologna esercita sull’individuo, ovvero quanto sia più isolante perdersi in un oceano di altre persone piuttosto che stare soli.

Gabriella SicaLa docente romana aprirà il pomeriggio e presenterà, insieme al giornalista Matteo Bianchi, il suo ultimo libro, Cara Europa che ci guardi. 1915-2015, edito da Cooper. «È un libro trasversale e anche sperimentale, è un libro ibrido, una scommessa – spiega la Sicacomprende racconti, schegge di autobiografia e di biografie, narrazioni di storia e stralci di mitografie, mischiati a inserti saggistici o in versi, a documenti di fatti, diari di viaggi reali (Berlino, Atene, Sarajevo) o immaginari (Tripoli, Odessa) e comunque sempre viaggi nel tempo-spazio, pensieri per capire cosa sono stati questi nostri anni e cosa saranno. Non l’ho capito, ma ho provato. Non ho dato risposte che non ho, non ho nessun mandato. Non so ancora come ci guarda quest’Europa per cui tante persone si sono sacrificate, immolate e sono morte e per cui tanti filosofi, a cominciare da Simone Weil che è l’ispiratrice di questo mio libro, e che tanto ha scritto sulla necessità di un’Europa per una salvezza altrimenti impossibile». Al termine del suo intervento leggerà qualche verso in ricordo di Valentino Zeichen, l’amico poeta scomparso l’anno scorso.

Invece di Fiori si sfoglieranno le pagine della sua intera carriera, Poesie 1986-2014, l’Oscar Mondadori che declina la sua voce interiore. «L’universo nel quale si muove la sua poetica è cittadino – aggiunge la curatrice Cinzia Demici sono le case, i muri, ma anche le macchine in sosta, i cartelloni pubblicitari, i gas di scarico, le finestre da cui intravedere l’anonimato dell’uomo che attrae l’interesse del poeta, proprio per l’impersonalità che lo caratterizza. In questa monotona armonia, il prodigio del raggio di sole che illumina il muro: un evento, in fondo marginale, diventa motivo per notare la mancanza di quiete verso le domande esistenziali dell’uomo, la mancanza di consolazione: Chi potrà più trovarci, / chiedere conto, / domandare perché, / dove, cosa? Noi siamo / tre piccioni che beccano / la pozza di gelato sul marciapiede. // Siamo il busto di bronzo, / la targa del furgone, l’altra bottiglia / che porta il cameriere. // Chi ci potrà più dare / torto o ragione?»

GLI OSPITI

Mercoledì 18 gennaio: Matteo Bianchi e Roberto Pazzi
Mercoledì 15 febbraio: Umberto Fiori e Gabriela Sica
Mercoledì 15 marzo: Massimo Morasso, Gianfranco Lauretano e Maddalena Bertolini
Mercoledì 12 aprile: Mauro Ferrari e Donatella Bisutti
Mercoledì 3 maggio: Milan Ricter e Saeid Hooshanghi
Mercoledì 7 giugno: Serena Maffia, Alessandro Rivali e Franco Casadei
Mercoledì 27 settembre: Maria Pia Quintavalla e Pierangela Rossi
Mercoledì 18 ottobre: Guido Oldani e Antonietta Gnerre
Mercoledì 15 novembre: Bruno Galluccio e Claudio Pozzani
Mercoledì 13 dicembre: Rossella Renzi e Franca Mancinelli