Parma

Domani Laurea ad honorem a don Luigi Ciotti e Apertura dell’anno accademico dell’Università di Parma

Il fondatore del Gruppo Abele e di Libera esporrà la Lectio doctoralis “Le persone, la strada, l’ambiente, la vita: l’intervento sociale come etica della responsabilità”

PARMA – Venerdì 23 novembre, alle 17, nell’Aula Magna della Sede Centrale dell’Ateneo (via Università 12), si terrà la cerimonia di conferimento della Laurea magistrale ad honorem in Psicologia dell’intervento clinico e sociale a don Pio Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, e di apertura dell’anno accademico 2018-19 dell’Università di Parma.

La cerimonia sarà aperta dall’intervento musicale del Coro “Ildebrando Pizzetti” dell’Università di Parma. Dopo la relazione del Rettore Paolo Andrei e la lettura integrale della motivazione del conferimento da parte di Diego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, Luisa Molinari, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione in Ateneo, terrà la Laudatio per il candidato.

Successivamente, don Luigi Ciotti esporrà la Lectio doctoralis Le persone, la strada, l’ambiente, la vita: l’intervento sociale come etica della responsabilità.

La cerimonia sarà trasmessa in diretta sul sito web di Ateneo www.unipr.it

Il conferimento della Laurea ad honorem è stato preceduto dal progetto “Parma per don Luigi Ciotti”, un ciclo di quattro incontri a Palazzo del Governatore, rivolti a studenti, studiosi e a tutta la cittadinanza, su quattro temi “forti”, da sempre all’attenzione del fondatore di Libera: mafia e criminalità, condizione carceraria in Italia, dialogo interreligioso e fenomeni migratori.

Nella mattinata di venerdì 23 novembre alle 10.30 don Ciotti dialogherà con gli studenti delle scuole superiori del territorio e dell’Università all’Auditorium del Plesso polifunzionale del Campus Scienze e Tecnologie nell’incontro Legalità, democrazia, solidarietà. Don Ciotti incontra gli studenti, coordinato da Matteo Truffelli, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali.

Don Luigi Ciotti – breve biografia

Luigi Ciotti è nato nel 1945 a Pieve di Cadore (BL), nelle Dolomiti.

Emigrato con la famiglia a Torino negli anni Cinquanta, ha fondato nel 1965 il Gruppo Abele, associazione che promuove l’inclusione e la giustizia sociale attraverso un impegno che salda accoglienza e cultura, dimensione educativa e proposta politica.

È stato ordinato sacerdote nel 1972 da Padre Michele Pellegrino, che gli ha assegnato come parrocchia “la strada”, luogo di povertà e di fragilità, di domande e provocazioni dalle quali imparare.

Col Gruppo Abele, in 50 anni, ha costruito opportunità e progetti per le persone tossicodipendenti, per le donne e ragazze prostituite, per gli ammalati di Aids, per gli immigrati e tutte le persone segnate da povertà e fragilità esistenziali.

A questo si è aggiunto un impegno di ricerca, informazione e formazione attraverso la realizzazione di un Centro Studi (1975), della “Università della Strada” (1978), della casa editrice (1983), di una libreria (1994), e delle riviste Animazione Sociale (1971) e Narcomafie (1993). Da sempre il Gruppo Abele è impegnato in progetti di cooperazione allo sviluppo nelle aree più povere del mondo (oggi in Africa e in Messico) e di cooperazione sociale per dare dignità e lavoro a persone con storie difficili,

Convinto dell’importanza del “noi”, don Luigi Ciotti ha contribuito alla costruzioni di reti come il Coordinamento nazionale delle Comunità di accoglienza (CNCA), che ha presieduto per oltre 10 anni, e la Lega italiana per la lotta all’Aids (LILA), della quale pure è stato presidente.

Nel corso degli anni Novanta, il suo impegno si è allargato alla denuncia e al contrasto al potere mafioso, dando vita a Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Oggi Libera coordina oltre 1.600 tra associazioni e gruppi che promuovono attività nelle scuole e università, curano strumenti d’informazione, si offrono come punto di riferimento per i famigliari delle vittime, operano e danno lavoro nei beni confiscati alle mafie attraverso le cooperative agricole del circuito “Libera terra”. Il contrasto alle mafie si lega attualmente all’impegno contro le disuguaglianze e la povertà (campagna “Miseria Ladra”) e contro la corruzione (campagna “Riparte il futuro”) con un’attenzione specifica ad alcuni ambiti tra cui quello della sanità (progetto “Illuminiamo la salute”).

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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