Le iniziative a Bologna e nei municipi della città metropolitana. Lepore: “Servizi a rischio, occorre un fondo nazionale”
BOLOGNA – Domani, giovedì 10 febbraio alle ore 20, i Comuni italiani spegneranno per 30 minuti le luci di un monumento simbolo della propria città contro “il caro bollette, insostenibile per famiglie, imprese ed enti locali” e per chiedere “al governo di intervenire per evitare di tagliare i servizi ai cittadini”.
Anche i Comuni della città metropolitana aderiscono all’iniziativa, partita proprio dal nostro territorio, spegnendo questi monumenti: Bologna (Nettuno e Palazzo Re Enzo su Piazza Maggiore), Alto Reno Terme (Monumento ai caduti in piazza Vittorio Veneto), Argelato (Municipio), Baricella (Monumento ai Caduti situato in Piazza Carducci), Bentivoglio (Castello), Borgo Tossignano (Municipio), Budrio (Piazza Filopanti), Calderara di Reno (Piazza Marconi e Municipio), Casalecchio di Reno (Ponte di Pace), Castel del Rio (Palazzo Alidosi), Castel Guelfo (Piazza XX Settembre e municipio), Castel Maggiore (Municipio), Castel San Pietro Terme (Torre del Cassero), Castello d’Argile (Piazza mercato nel capoluogo e Piazza Caduti del II Agosto 1980 a Mascarino), Castenaso (Municipio), Castiglione dei Pepoli (Piazza della libertà), Crevalcore (vecchio Municipio e parte di via Matteotti), Gaggio Montano (“Faro della Montagna”), Granarolo dell’Emilia (Sacrario dei Caduti e lampade storiche del Municipio), Imola (Municipio su Piazza Matteotti), Lizzano in Belvedere (Municipio e Piazza del Comune con il monumento ai caduti), Loiano (Luci sulle arcate esterne del Municipio), Malalbergo (Municipio e Palazzo Marescalchi), Marzabotto (Piazza dei Martiri, Casa della Cultura e della Memoria), Medicina (Municipio e cortile interno), Minerbio (Monumento ai Caduti in Piazza Cesare Battisti), Monghidoro (Municipio ed area antistante), Monte San Pietro (Municipio), Monterenzio (Municipio e piazza), Monzuno (Piazza della Libertà a Vado), Ozzano dell’Emilia (Municipio e viale pedonale di accesso), Pianoro (Portico del Municipio e Piazza dei Martiri), Pieve di Cento (Rocca), Sala Bolognese (Facciata e portico del municipio), San Giorgio di Piano (Piazza Indipendenza e Giardino Generali Carlo Alberto dalla Chiesa e Ugo Luca), San Giovanni in Persiceto (Porta Vittoria), San Lazzaro di Savena (Piazza Bracci, Palazzo Comunale e Parco 2 Agosto), Sasso Marconi (Municipio e Piazza), Valsamoggia (Municipio), Vergato (Municipio e monumento ai caduti), Zola Predosa (Monumento ai Caduti delle due guerre mondiali in Piazza Marconi).
“Come primi cittadini – è il commento del sindaco di Bologna e della Città metropolitana Matteo Lepore – siamo molto preoccupati per l’aumento delle bollette e per l’inflazione, sia per le ripercussioni sui cittadini che sugli Enti locali: Anci stima un ammanco di 550 milioni di euro sui bilanci dei Comuni che per molti, significa mettere a rischio i servizi. Propongo dunque la creazione di un fondo nazionale, quantificato da Anci. Non chiediamo extra deficit, ma che vengano pensate delle misure sia economiche, sia di riduzione delle bollette, mettendo mano alle politiche energetiche e di approvvigionamento”.
L’elenco dei monumenti, in aggiornamento, su: www.cittametropolitana.bo.it