Domani Guido Barilla apre le letture magistrali del Centro Universitario di Bioetica

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Il Presidente della Barilla e della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition parlerà di “Healthier Communities” nell’ambito del ciclo “Bioetica/ Scenari”. Cinque incontri dal 7 marzo al 14 giugno nell’Aula dei Filosofi dell’Università di Parma

uniparmaPARMA – Sarà Guido Barilla ad aprire il primo ciclo di letture magistrali del Centro Universitario di Bioetica dell’Ateneo di Parma, “Bioetica/Scenari”, in programma dal 7 marzo al 14 giugno 2017 nell’Aula dei Filosofi del Palazzo Centrale dell’Università (via Università 12). “Healthier Communities” il titolo della lecture del Presidente della Barilla S.p.A. e della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, in programma per martedì 7 marzo alle ore 15.30. Guido Barilla sarà introdotto dai saluti del Rettore Loris Borghi e del Direttore del Centro Universitario di Bioetica Antonio D’Aloia.

Il ciclo di letture magistrali è dedicato ad alcune tematiche di frontiera nell’ambito dell’attuale riflessione bioetica. In alcuni casi si tratta di scenari ancora incompiuti, ma per i quali, tuttavia, non è nemmeno più corretto parlare solo di futuro.

In particolare questo primo ciclo, anticipato il 22 novembre scorso dalla lectio inauguralis del Prof. Carlo Alberto Redi su “Dalla descrizione alla sintesi del vivente”, si interesserà di temi come la sostenibilità in campo alimentare (relatore Guido Barilla, 7 marzo 2017 ore 15.30), il rapporto tra bioetica e Diritto penale (relatore Stefano Canestrari, 20 marzo ore 15.30), le implicazioni sociali oltre che scientifiche della robotica (relatore Roberto Cingolani, 19 aprile ore 15.30), le prospettive della biologia sintetica (relatore Carlos Maria Romeo Casabona, 4 maggio ore 15.30) e la relazione tra genetica e razzismo (relatore Guido Barbujani, 14 giugno ore 16.30). Gli ospiti sono alcuni tra i massimi esperti a livello scientifico nelle rispettive materie o ricoprono ruoli di elevata responsabilità sul piano sociale ed economico, svolgendo attività che hanno un forte impatto sui temi dello sviluppo scientifico e tecnologico, e dei suoi effetti sulle comunità e sullo sviluppo sociale.

Le letture magistrali del Centro Universitario di Bioetica (il titolo di quest’anno è “Bioetica/Scenari”) sono aperte a tutta la cittadinanza e costituiscono un modo per far conoscere le attività del Centro sul territorio, oltre che per promuovere la discussione pubblica sulle ricadute sociali, economiche e culturali dello sviluppo scientifico e tecnologico e sulle sfide del mondo contemporaneo.

Sostenibilità in campo alimentare, dunque, il tema dell’incontro d’apertura con Guido Barilla, significativamente intitolato “Healthier Communities”. Nella visione di Van Rensselaer Potter, il primo ad avere utilizzato il termine nel 1970, la bioetica è scienza della sopravvivenza umana, non solo con riferimento alle prospettive e ai problemi aperti dallo sviluppo scientifico e tecnologico dei campi della medicina e della salute, ma anche con riferimento al rapporto dell’uomo con l’ambiente, la natura e la sostenibilità nel tempo delle condizioni di sviluppo e di benessere delle comunità.

In questo secondo versante sono temi fondamentali per la bioetica anche questioni come la crescita demografica, i cambiamenti climatici e gli altri fattori ambientali ed ecologici, le sfide dell’alimentazione e della ineguale disponibilità delle risorse essenziali per una vita minimamente dignitosa. Siamo di fronte a scenari complessi, preoccupanti, evidentemente legati anche al modello di sviluppo economico finora utilizzato.

Queste nuove inquietudini si riconducono al concetto di sostenibilità, che impone di farsi carico del benessere del pianeta e della comunità umana anche rispetto al tempo futuro e agli interessi delle generazioni che verranno.

Saranno proprio questi gli argomenti al centro della lecture di Guido Barilla, Presidente della Barilla S.p.A. e della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, da anni impegnata in un’intensa attività di ricerca e nella promozione di un dibattito multidisciplinare sui fattori economici, scientifici, sociali e ambientali che possono dare traduzione concreta al principio della sostenibilità e della cura del pianeta come casa comune.