Giovedì 6 aprile, alle 21.30, nell’ambito della rassegna regionale Crossroads. Sul palco la cantante e violoncellista americana con Free Feral e Daniel Tremblay
MODENA – Porta nel cuore di Modena le coinvolgenti atmosfere musicali di New Orleans il concerto della cantante e violoncellista Leyla McCalla che si esibisce in trio, sul palco della Tenda di viale Monte Kosica, giovedì 6 aprile nell’ambito del festival itinerante “Crossroads” organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Il concerto , a pagamento (biglietto intero 12 euro, ridotto 10), inizia alle 21.30.
Lo spettacolo, “A day for the hunter, a day for the pray” (dal titolo del suo ultimo lavoro), realizzato in collaborazione con l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena e l’associazione culturale Muse, trasporterà il pubblico tra gli umori e i colori del sud degli Stati Uniti, la cui peculiarità è ben raffigurata dall’organico strumentale: insieme a Leyla McCalla saranno sul palco Free Feral, violino e voce, e Daniel Tremblay, chitarra, banjo, percussioni, voce.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666 (dalle 9 alle 13); 059 2034810 (dalle 10 alle 13) – ejn@ejn.it.
Leyla McCalla, nata a New York da genitori haitiani, è una violoncellista di formazione accademica. Ma quello che si ascolta oggi nei suoi concerti è il frutto di un personale ripensamento dello strumento, portato al di fuori dei canoni classici e trapiantato in una terra di confine tra vari folklori, con le sue tessiture ricche di rimandi pan-africani. Alle sottigliezze ritmiche della parte strumentale, Leyla affianca un suadente senso del beat vocale, cantando in inglese, francese e creolo haitiano.
Trasferitasi a New Orleans dopo aver completato gli studi, ha suonato con i Carolina Chocolate Drops, un ensemble di archi afro-americano, e poi è arrivato rapidamente il passo verso l’attività da solista. Il suo album di debutto, “Vari-Colored Songs: A Tribute to Langston Hughes” (2013), è stato scelto come disco dell’anno dal London Sunday Times. Nel 2016 è uscito “A Day for the Hunter, A Day for the Prey”, nel quale emerge il sensibile melange di varie culture musicali tradizionali (creola, Cajun e haitiana) con il jazz e il folk statunitense, che dà vita a canzoni eleganti, argute, cariche di freschezza.