Lunedì 25 giugno ore 21 nel Giardino di Casa Pascoli proiezione di “Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini”
SAN MAURO PASCOLI (FC) – Lunedì 25 giugno alle 21 nel Giardino di Casa Pascoli (Casa dei Sammauresi in caso di maltempo) a San Mauro, sarà proiettato il film documentario “Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini”. Organizzato da Sammauroindustria, la serata vedrà gli interventi di Valdo Spini Presidente della Fondazione Rosselli, Stefano Caretti Presidente dell’Associazione Sandro Pertini, Luciana Garbuglia sindaco di San Mauro. Coordina la serata Miro Gori presidente di Sammauroindustria.
Coprodotto dall’ACT Multimedia e dall’Associazione Nazionale “Sandro Pertini”, con il sostegno della Regione Lazio e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, “Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini” ha ottenuto la nomination ai Globi d’oro della stampa estera quale miglior documentario 2009. Il film è stato realizzato da Vittorio Giacci in concorso con docenti ACT. I testi sono stati scritti da Giuliano Vassalli, Presidente Emerito dell’Associazione “Sandro Pertini”, Maurizio Degli Innocenti Presidente dell’Associazione Studi Storici “Filippo Turati”, Stefano Caretti Presidente dell’Associazione “Sandro Pertini”, che ne è anche la voce narrante, e Gianni Silei e Monica Mengoni curatori del Museo.
Il film, girato a Firenze nei locali dell’Associazione “Filippo Turati” di cui Pertini è stato Presidente, ha costituito una preziosa occasione di collaborazione per diversi studenti fra i quali Carlo Corridori e Marco Romano per il montaggio e la fotografia.
Note di regia: Sandro Pertini è stato un esempio d’onestà, coerenza e trasparenza, simbolo di laicità, costruttore di libertà, democrazia, giustizia giusta e sociale. Nel suo messaggio “Per un mondo nuovo e giusto”, pronunciato l’8 luglio 1978, davanti al Parlamento, subito dopo la sua elezione a Presidente della Repubblica, con la vibrante locuzione “si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame”, esprimeva l’indirizzo della sua Presidenza e la sintesi della sua azione politica. Da Presidente di tutti gli Italiani, Pertini richiama i valori dell’identità nazionale e il patrimonio morale, politico e culturale, del Risorgimento e dell’Antifascismo, che concepisce non con significati solo territoriali ma come un processo popolare di carattere spirituale, una trasformazione intima della vita italiana, un’affermazione d’autonomia nazionale ed individuale di libertà e di riscatto sociale. Nel trentennale della sua elezione il documentario, nella cornice ambientale costituita dagli ambienti della Fondazione Turati, oggi sede anche della Associazione Nazionale “Sandro Pertini” (l’unico incarico che Pertini volle accettare dopo il settennato presidenziale fu solo quello di segretario della Fondazione dedicata al fondatore del Partito Socialista Italiano), intende analizzare, in forma di ricordo personale (quasi un film della sua esistenza rivissuto in prima persona ed inframmezzato da opere cinematografiche d’autore, come Blasetti, Rossellini, Rosi, Vancini, Lizzani), il percorso che lo ha portato a diventare un uomo di Stato vicino ai cittadini ed alle loro necessità, partendo dai suoi primi anni di vita nell’Italia monarchica, e attraversando due guerre mondiali, poi, durante il Fascismo, soffrendo l’esilio politico, il carcere e partecipando attivamente alla lotta partigiana, alla Liberazione ed all’inizio dell’era repubblicana, con il Referendum, la Costituente, il Fronte Popolare, i governi a guida democristiana, il boom economico, il primo centro-sinistra, gli incarichi istituzionali fino agli anni della Presidenza della Repubblica, con uno sguardo rivolto anche agli “anni difficili” del suo mandato (Il sequestro Moro, il terrorismo, le calamità naturali) quegli aspetti umani e caratteriali che lo hanno reso così unico nell’immagine e nel ricordo non solo in Italia ma nel mondo intero.