Focus dell’edizione 2017 è il rapporto tra la capacità di rappresentare un domani più equo e la responsabilità che il lavoro istituzionale – educativo, sociale o sanitario – comporta. Particolare attenzione è dedicata al carcere, luogo emblematico per ripensare il futuro, per misurare e riaffermare la capacità di “fare futuro” rispetto ai temi dell’esclusione, della punizione, della separazione, della mediazione e della convivenza tra differenti.
Giovedì 4 maggio, nell’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università 12), dalle 14.30 si parla del saper prevedere con Roberto Poli, filosofo della scienza dell’Università di Trento, e della riparazione, con Ivo Lizzola, pedagogista dell’Università di Bergamo. Modera Chiara Scivoletto (sociologa dell’Università di Parma).
Si terrà ancora nell’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Ateneo in via Università 12, sempre con inizio alle 14.30, anche l’appuntamento di giovedì 11 maggio. Ota De Leonardis, sociologa dell’Università Milano-Bicocca, tratta il tema della capacità di aspirare, Vincenza Pellegrino di aspirazioni e intergenerazionalità e Bruna Dighera, psicologa giuridica e psicoterapeuta, di comunità riparativa. Modera Paolo Volta (psichiatra dell’AUSL di Parma).
Venerdì 26 maggio l’appuntamento con la rassegna è doppio.
Dalle 10, nel teatro degli Istituti Penitenziari, dopo i saluti di Ettore Brianti, Direttore sanitario dell’AUSL di Parma, e Carlo Berdini, introduce Vincenzo Picone, regista. Intervengono Gabriella Caramore, scrittrice e conduttrice del programma radiofonico “Uomini e profeti” di Rai 3 con l’argomento “La profezia”, Maria Inglese con “Profezia e possibile”, mentre Ornella Favero con Carla Chiappini dell’Associazione Ristretti orizzonti parlano di “Ristretti orizzonti”.
Dalle 15, la rassegna si sposta alla Fattoria di Vigheffio, nella sala polivalente “Tommasini”, dove l’Atelier dell’errore presenta “Atlante di Zoologia Profetica”. Dialogano: Luca Santiago Mora, Atelier dell’errore; Gaddomaria Grassi, Direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’AUSL di Reggio Emilia; Gabriela Gildoni, neuropsichiatra dell’AUSL di Reggio Emilia; Laura Salvoni, neuropsichiatra dell’Azienda Ospedaliera di Bergamo e Bianca Tosatti, storica dell’arte. Le conclusioni sono affidate a Pietro Pellegrini, Direttore del Dipartimento assistenziale integrato Salute mentale dipendenze patologiche dell’AUSL di Parma.
La rassegna “Dolore in Bellezza” è ideata e coordinata da Maria Inglese e Vincenza Pellegrino.
L’ingresso agli incontri è gratuito e la cittadinanza è invitata a partecipare.
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